Fertilizzanti Autofiorenti: Fertilizzazione Per Le Piante Autofiorenti Indoor
I fertilizzanti per autofiorenti sono utili per coltivare indoor quelle piante che vanno automaticamente in fioritura senza aver bisogno di una modifica nel ciclo del fotoperiodo (ovvero l'aumento o la diminuzione delle ore di luce nella grow box, serra o camera di coltivazione) e per questo sono chiamate anche piante automatiche ed i loro semi sono chiamati semi automatici.
Questi prodotti e nutrimenti specifici per le piante che fioriscono in modo automatico sono elencati di seguito e potete trovarli elencati scorrendo la pagina:
- Prodotti canonici specifici che aiutano la germinazione come gli stimolatori per le radici (root booster);
- fertilizzanti per la fioritura bi-componenti (che contengono anche componenti per la crescita);
- stimolatori della fioritura per l'ultimissima fase prima del raccolto (ad esempio: PK 13 14 etc).
Consigli per Coltivare Indoor le Piante Autofiorenti
Come nutrire le piante autofiorenti? Le loro necessità di nutrimento sono leggermente diverse rispetto a quelle delle piante regolari. Generalmente quando si fanno germinare dei semi regolari, la piantina nata da quei germogli in un primo periodo di circa due mesi e mezzo del suo ciclo, richiederà dei nutrimenti più ricchi di azoto per crescere alta, forte e robusta.
Nel caso dei semi autofiorenti, trascorso il periodo della germinazione, occorre somministrare dei prodotti con percentuali molto basse di azoto e alte di potassio e fosforo, caratteristiche e proporzioni che possiamo trovare tranquillamente nei nutrimenti bi-componenti dedicati alla fioritura.
Il cibo che assimilano le piante ha un ruolo importantissimo, ma altrettanto importante sono le lampade per le piante autofiorenti, queste garantiscono lo spettro di luce ideale per ricreare al meglio quello della luce del sole che nella fase di fioritura deve tendere verso il rosso-arancio e permettere la perfetta trasformazione della luce da parte della piantina.
Quali fertilizzanti usare per autofiorenti?
Quali fertilizzanti usare per le autofiorenti? Quali sono i fertilizzanti migliori? I migliori fertilizzanti devono essere in grado di favorire le fasi di crescita e fioritura della pianta. Il prodotto per fertilizzare la pianta deve fornire un complesso di minerali alla pianta al fine di consentire lo sviluppo dei fiori.
I fertilizzanti devono presentare un PH altamente stabile per riuscire a ottenere il giusto controllo sulla soluzione nutritiva sulle piante. Infine, i fertilizzanti con un ampio numero di elementi essenziali a livello macro e micro sostengono la crescita delle piante autofiorenti e offrono la possibilità di ottenere degli ottimi raccolti.
Quando iniziare con il fertilizzante?
Quando iniziare con il fertilizzante? Per le piante autofiorenti è necessario aspettare due settimane prima di iniziare a fertilizzare. È meglio per i primi tempi, dunque, dare solo acqua alle piantine.
Una volta che sono passate le prime due settimane è necessario passare alla fertilizzazione che deve accompagnare la fase di crescita somministrando basse dosi di nutrienti di tipo vegetativo con un buon rapporto di sali minerali dando priorità all’azoto. Anche in fase di fioritura è necessario iniziare a sostituire i nutrienti con un prodotto che abbia un contenuto maggiore sia di potassio sia di fosforo.
Per quanto tempo somministrare le sostanze nutritive fino a una o due settimane prima della raccolta per ottenere un ottimo risultato in termini di crescita.
Come velocizzare autofiorenti?
In molti si chiedono come far crescere le piante più in fretta. Oltre a utilizzare i fertilizzanti più idonei è molto importante anche definire le ore di luce e di buio per agevolare la crescita.
Per velocizzare il processo di fioritura le piante devono rimanere in completa oscurità per almeno 48 ore, dopo di ché si può iniziare il ciclo di luce pari a un rapporto 12/12.
Dopo di ché si potrà usare un ciclo di luce 11/13 appena inizia la fioritura. La riduzione aggiuntiva della luce induce le piante a pensare che si stia avvicinando il periodo invernale e quindi a crescere più velocemente.
Quando passare da 18 a 12 ore di luce?
Quando si fa crescere una pianta autofiorente senza velocizzarne eccessivamente il processo, come visto sopra, bisogna innanzi tutto fornire alla pianta 18 ore di luce al giorno.
Nella terza e nella quarta settimana di crescita della pianta è necessario però andare a ridurre le ore di luce passando a 12 ore. In questo modo è possibile far percepire alle piante l’arrivo delle giornate più corte e si induce la fioritura.
Scopri qui la selezione di Idroponica delle lampade per piante autofiorenti
Quanto cresce una pianta autofiorente?
Quanto cresce una pianta autofiorente? La maggior parte delle piante raggiunge una dimensione finale che va dai 50 fino ai 100 cm. La dimensione finale di ogni pianta però dipende dalla genetica e anche dalle condizioni di coltivazione.
Quando smette di crescere un autofiorente?
L’autofiorente completerà generalmente lo sviluppo finale in minimo sei e massimo nove settimane, questa dipende in genere dal tipo di varietà. Utilizzando i giusti metodi è possibile anche forzare e velocizzare la fioritura a seconda delle proprie necessità.
Consigli per ottenere un maggior raccolto dalle piantine
Come ottenere cime enormi e in che modo aumentare la resa delle piante? Se si vuole aumentare il raccolto da una pianta autofiorente è quello di somministrare uno stimolatore per la fioritura che moltiplichi le possibilità di raccolto il più possibile.
Molto importante sarà anche la tecnica di coltivazione indoor ad esempio una tecnica come l'idroponica per le autofiorenti oppure quella aeroponica sicuramente sono le più indicate per il massimo risultato.
Chi sceglierà di coltivarle in terra o in cocco otterrà comunque un eccellente risultato se seguirà questi preziosi aiuti!
Quanti grammi escono da una pianta autofiorente?
Quanti grammi produce una pianta autofiorente? Una pianta autofiorente in fioritura può dare infiorescenze che cambiano a seconda della varietà, in base alla coltivazione della pianta, al terriccio utilizzato e alle dosi di fertilizzante che sono state impiegate.
Tutti questi aspetti possono migliorare oppure pregiudicare la produzione della pianta autofiorente. Diciamo che una pianta coltivata con cura, con un terriccio idoneo e giuste dosi di fertilizzante può produrre una media che va da minimo 30 fino a circa 40 gr. Esistono anche varietà autofiorenti che permettono una produzione maggiore che va dai 100 fino ai 120 grammi. Un’ottima cura della pianta autofiorente e l’uso corretto dei fertilizzanti permette di ottenere dei vantaggi ottimali in termini di crescita e anche di resa della varietà coltivata.
Quali sono i Dosaggi per le Autofiorenti?
Come usare fertilizzanti autofiorenti? I dosaggi consigliati per le autofiorenti dipendono dal substrato di coltivazione che si è scelto (idroponica, aeroponica, terra o fibra di cocco) e dalla concentrazione del nutrimento di ogni singola marca (come ad esempio un rapporto Pk 13 14).
Ma niente paura, per conoscere le giuste dosi è sufficiente consultare la scheda di fertirrigazione presente nella singola pagina di ogni nutrimento nel nostro sito oppure se disponibile sul retro del flacone acquistato.
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