Tutti i Parassiti del Limone in Vaso e in Terra: Tutti i Rimedi e le Cure per Eliminarli

Allegre, colorate e dai toni caldi e avvolgenti, le piante del limone sono gradevoli all’aspetto, offrono preziosi frutti profumati e – se coltivate in vaso - riescono a decorare e impreziosire qualsiasi tipologia di ambiente in cui vengono sistemate. Tuttavia, come tutte le piante, anche quelle del limone sono particolarmente soggette agli attacchi dei parassiti, che possono essere più o meno aggressivi, provocando così danni anche molto gravi. Vediamo allora quali sono i parassiti più comuni e pericolosi e i rimedi e le cure più appropriate per combatterli e proteggere le nostre piante.

La Minatrice Serpentina: cosa fa alla pianta del limone e come affrontarla

Tra i parassiti delle piante del limone – indipendentemente dal fatto che sia coltivata all’interno di un vaso o in un giardino a terra – troviamo la Minatrice Serpentina, tipica non solo del limone, ma di tutte le piante di agrumi. È il parassita più pericoloso e aggressivo, perché – nei periodi più tiepidi dell’anno, ovvero in primavera e in autunno – depone le sue uova sui piccoli boccioli dei fiori, che diventano subito cibo appetitoso per le larve di questi pericolosi animaletti. Le larve – grazie al nutrimento fornito dai boccioli della pianta - diventano parassiti adulti, che – naturalmente – tendono a riprodursi e creano dei passaggi sotto lo strato più esterno delle foglie della pianta, indebolendola gradualmente. Da qui il nome “Minatrice Serpentina”, la quale è in grado di scavare tunnel anche in corrispondenza dei germogli e sui rami più giovani della pianta. Se non viene affrontata correttamente, e in maniera tempestiva, con appositi prodotti e opportune accortezze, la Minatrice Serpentina è in grado di provocare danni serissimi alla pianta del limone: le foglie iniziano a cadere, la pianta inizia ad indebolirsi a tal punto da avere grossi problemi anche negli anni seguenti.

minatrice serpentina cosa fa e come combatterla
Minatrice serpentina fogliare

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Un metodo naturale efficace per combattere questo nemico pericoloso consiste nell’uso di prodotti a base del batterio Bacillus thuringiensis, che – una volta ingerito dal parassita – sprigiona delle tossine micidiali in grado di uccidere diverse tipologie di larve, incluse quelle della minatrice. In alternativa, è possibile utilizzare prodotti contenenti Azadiractina, Dimetoato, Fosalone, Fenitrotion, Imidacloprid, Neemazal o Piretro, che limitano la riproduzione di questo animaletto e ne limitano quindi le conseguenze nefaste per la pianta.

Occorre ricordare, tuttavia, che i prodotti sopra elencati vanno dosati con cura e attenzione attenendosi alle istruzioni riportate sulla confezione del prodotto per evitare così danni a chi li utilizza e all’ambiente.

La cocciniglia nella pianta di limone: come combatterla

Cocciniglia del limone
Cocciniglia sotto la foglia

Un altro nemico comune a tante piante – di cui abbiamo già parlato in altri articoli della collana dedicata ai parassiti presente in questo blog – è la cocciniglia, che attacca anche le piante di limone formando delle chiazze di colore bianco in corrispondenza dei fogli e dei rami della pianta. La cocciniglia indebolisce e danneggia la pianta del limone nutrendosi della sua linfa vitale, fino a provocare la morte del vegetale.

La prima cosa che è possibile fare per correre ai ripari - nel momento in cui ci si accorge della presenza di questi parassiti - è rimuoverli con le mani (usando dei guanti), anche se – qualora le piante non siano trattate in modo mirato e corretto – tenderanno comunque a tornare.

Se l’infestazione di questo parassita è allo stadio iniziale, è possibile provvedere alla rimozione manuale delle macchie bianche oppure strofinare delicatamente un batuffolo di cotone idrofilo bagnato con un po’ di alcol etilico sulle zone attaccate, per poi spuzzare dell’acqua addizionata con delle piccole scaglie di sapone di Marsiglia disciolte per rimuovere l’alcool.

Se, invece, le piante di limone sono state già attaccate pesantemente da questo parassita, è opportuno trattarla in modo più appropriato, utilizzando – ad esempio – dell’olio bianco.

Sebbene non sia tossico, si tratta sempre di un insetticida, pertanto va utilizzato sempre leggendo attentamente le istruzioni riportate sulla confezione e seguire le indicazioni del produttore. In linea generale, l’olio bianco va sempre diluito con dell’acqua, in un rapporto 1/100 (una parte di olio e cento di acqua) e spruzzato direttamente sulle foglie della pianta.

Per una maggiore efficacia, è raccomandabile trattare le piante di limone all’inizio del periodo primaverile e all’inizio dell’autunno. Scopri anche come combattere i pidocchi delle piante e gli afidi con i rimedi naturali

La mosca della frutta: come si comporta e come eliminarla

Un altro acerrimo nemico delle piante di limone è la mosca della frutta, uno dei più noti parassiti degli agrumi e di altre piante. È particolarmente pericoloso e temuto dai coltivatori sia perché riesce ad adattarsi molto bene anche in ambienti molto variegati, sia perché mangia di tutto, in particolare è goloso della frutta. Limone incluso. La larva della mosca della frutta punge il frutto, inserendosi all’interno, e poi inizia a lavorare creando dei piccoli tunnel nella polpa e portando a marcire progressivamente l’intero frutto.

Un primo sistema per poter combattere efficacemente contro le mosche della frutta è il più semplice, immediato e anche biologico: le trappole cromotropiche di colore giallo, che abbiamo già visto in altri articoli dedicati ai parassiti delle piante. Il giallo attira gli animaletti e la colla con cui sono realizzati li intrappola. In alternativa, se l’infestazione è ancora contenuta, è possibile utilizzare un antagonista naturale di questo parassita, efficace anche nella lotta contro altre tipologie di insetti: la Beauveria bassiana.

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Vebicolla BIO Gialla è una trappola che trova impiego per la cattura ed il monitoraggio di molti insetti volatili come Afidi, Tripidi, Aleurodidi, Mosche e che vengono attratti da determinati colori (effetto cromotropico).

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Si tratta di un fungo che agisce a sua volta come parassita provocando danni a diverse tipologie di insetti pericolosi per le piante. Un altro sistema efficace - e allo stesso tempo biologico - per combattere efficacemente la mosca della frutta e salvare le piante di limone è un prodotto – da usare generalmente nella sua formula concentrata - ottenuto dalla fermentazione di un batterio che vive naturalmente nel terreno, rapido nell’agire e che ha un ampio spettro di azione nei confronti dei parassiti. Come tutti i prodotti insetticidi, anche in questo caso è opportuno consultare le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto.

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Acaro delle meraviglie: cosa fa e come eliminarlo

Uno dei nemici che attacca più frequentemente le piante del limone è l’acaro delle meraviglie, un insetto piccolissimo – la cui dimensione non arriva neanche a un millimetro - che attacca non solo le gemme e i fiori, ma anche i frutti appena formati. Una volta aggredita la pianta, questo pericoloso parassita provoca una serie di danni importanti, come l’accecamento delle gemme, l’ammasso dei rami, la modifica della forma delle foglie e dei fiori e la conseguente malformazione di frutti, che diventano così inutilizzabili. Il nome di questo acaro deriva proprio dalle forme particolari e curiose che i limoni assumono quando sono attaccati da questi parassiti: la forma classica del limone cede il posto ad un agrume popolato da protuberanze che tendono ad accartocciarsi su loro stesse. A volte le forme sono realmente mostruose.

acaro delle meraviglie cosa fa alla pianta
Effetti dell'acaro delle meraviglie

Anche in questo caso, prima di ricorrere a prodotti chimici è possibile tentare prima un’alternativa naturale e biologica, ma spesso efficace, utilizzando – anche in questo caso – dell’olio di Neem (nella proporzione di 20 grammi per ogni litro di acqua). In alternativa, qualora l’attacco dell’acaro delle meraviglie fosse particolarmente aggressivo, è opportuno utilizzare dei metodi più drastici, come il Fenpyroximate e il Pyridaben.

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