Il PH nei sistemi idroponici: perché è importante

Bilanciare il ph nelle coltivazioni idroponiche è di vitale importanza per la salute e la floridità delle vostre piante, specialmente per quanto riguarda il raccolto, risultato finale di mesi di attesa.
Se la scala del pH dovesse variare in maniera eccessiva, micro-elementi e nutrienti non potranno essere efficacemente assorbiti dalle vostre piante in quanto disponibili solo in soluzioni con un range di pH adeguato.
Questo può portare a carenza nutritiva ed eventuale morte delle vostre piante.
Guarda qui la tabella del ph ideale per acqua e terreno per consentire alle piante di assorbire correttamente tutti i nutrienti.
Definizione di pH: che cos'è?
In chimica il pH è una scala di misura dell'acidità o della basicità di una soluzione acquosa su una scala logaritmica nella quale 7 corrisponde ad un valore neutro. Come è possibile vedere dalla scala mostrata nel grafico sopra, che va dallo 0 (che corrisponde al colore rosso) al 14 (che coincide con il colore viola), 0 corrisponde al valore acido, mentre - dalla parte opposto della scala - il 14 corrisponde al valore alcalino. Pertanto, i valori minori di 7 (ovvero tutti quei valori della scala che oscillano tra 0 e 7) sono associati a soluzioni maggiormente acide, i valori maggiori di 7 (dal 7 al 14) a soluzioni maggiormente alcaline.
Convenzionalmente, il pH di soluzioni acquose assume valori compresi fra 0 (massima acidità) e 14 (massima basicità/alcalinità). Al valore intermedio di 7 corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell'acqua pura a 25 °C.
Il pH può essere misurato per via elettrica, sfruttando il potenziale creato dalla differenza di concentrazione di ioni idrogeno su due lati di una membrana di vetro (tipico di questa misurazione il piaccametro), o per via chimica, sfruttando la capacità di alcune sostanze (dette indicatori) di modificare il loro colore in funzione del pH dell'ambiente in cui si trovano.
Molto spesso gli indicatori si usano anche supportati su strisce di carta (le cosiddette "cartine indicatrici"), le quali cambiano colore quando vengono immerse in sostanze acide o basiche. L'esempio più comune è quello delle "cartine di tornasole", di colore rosa in ambiente acido e azzurro in ambiente alcalino.
Perché il pH è così importante?
Se il Ph di un substrato (nel caso specifico dell'idroponia si parla di acqua) si trova al di fuori del range ideale per la coltivazione, la pianta perde la capacità di assorbire alcuni dei nutrienti essenziali per la sua crescita, disponibili solo in soluzioni che evidenziano un certo range di pH.
Occorre sapere che la gamma di valori ideali del pH può variare da pianta a pianta, generalmente preferendo un pH lievemente più acido ( inferiore a 7) sebbene la maggior parte delle piante possano sopravvivere in un range tra i 5.0-7.5. Nel caso di pH superiore a 6.5, molti nutrienti e micro nutrienti si separano dalla soluzione e precipitano sul fondo del nostro vaso idroponico, rendendosi quindi indisponibili all’assorbimento da parte della pianta, che ne risentirà negativamente, perché privata di sostanze nutritive fondamentali.
Per evitare, quindi, che la pianta vada in sofferenza, è di fondamentale importanza assicurarsi che il pH sia nel range corretto, e - in caso contrario - provvedere prontamente a correggerlo con apposite soluzioni in grado di elevarlo o abbassarlo.
Scopri qui la guida completa e dettagliata dedicata alla coltivazione idroponica.
Come testare il pH del nostro sistema idroponico
A questo punto sappiamo che bilanciare il Ph nelle coltivazioni idroponiche è di vitale importanza per rendere disponibili i nutrimenti alle nostre piante, ma come possiamo controllore i valori della nostra soluzione?
Ci sono in commercio numerose opzioni, dalle più economiche e meno accurate alle più costose e altamente precise.
L’opzione più economica è quella di utilizzare un kit di cartine che - una volta immerse nella nostra soluzione - cambieranno colore a seconda del tipo di Ph rilevato. Questo colore viene successivamente confrontato con una apposita tabella di riferimento dove sono riportati i colori associati al valore di pH corrispondente. Queste cartine sono generalmente usa e getta e poco costose, tuttavia sono molto approssimative nella determinazione dei valori di pH della soluzione.

Un'altra opzione per testare i livelli di Ph è l’utilizzo di test liquidi, che funzionano con un metodo di comparazione del colore molto simile a quello delle cartine: aggiungendo poche gocce di soluzione al test liquido, il colore relativo appare dopo pochi secondi. Questa è un’opzione piuttosto conosciuta data la maggiore accuratezza nell’interpretazione del risultato, rimanendo a buon mercato.

Come anticipato sopra, esistono diversi strumenti per poter monitorare i livelli di ph delle coltivazioni indoor. La scelta più popolare tra gli hobbisti della coltivazione indoor, è tuttavia la penna digitale, un misuratore estremamente accurato (sebbene vada calibrato di tanto in tanto) che fornisce una lettura digitale del valori di pH, semplicemente immergendo la penna nella soluzione. Questi misuratori automatici sono accuratissimi se calibrati regolarmente e sono in grado di offrire un monitoraggio costante. Alcuni di questi sono perfino in grado di prendere in considerazione le fluttuazioni di temperatura dell’acqua che possono influenzare il calcolo dei livelli di pH.

Come correggere il livelli di pH della vostra soluzione idroponica
Una volta effettuata la misurazione del pH, sarà necessario nella maggior parte dei casi, correggere i valori, utilizzando piccolissime quantità di soluzioni pH+ (pH up) o pH-(pH down) a seconda dei nostri bisogni
I livelli del pH vanno sempre controllati DOPO aver aggiunto i nutriente alla soluzione poiché tendono a modificarne alcalinità o acidità.
I correttori di pH possono essere dosati manualmente o utilizzando delle pompe appositamente progettate per tenere sotto controllo costantemente il pH rilasciando soluzione acida o alcalina per ripristinare i valori corretti, nel caso in cui la sonda collegata alla pompa ed immersa nella soluzione idroponica, rilevi un pH fuori dal range ideale.

Gli amanti del biologico saranno lieti di sapere che esistono in commercio correttori di pH anche di natura totalmente BIO. Questa soluzione è di gran lunga più costosa ma anche disegnata per chi non vuole lasciare nulla al caso e vuole mantenere il sistema idroponico efficiente senza perdere troppo tempo con le misurazioni e le eventuali correzioni/calibrazioni.
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