La coltivazione indoor è un fenomeno che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede tra i coltivatori di piante, frutta e verdura (giovani e meno giovani). L'esplosione di questo fenomeno è stata supportata dalla crescente incertezza che ci suscitano i fertilizzanti usati dai produttori di frutta e verdura, ma non solo, anche sulle dubbie concentrazioni inquinanti che si trovano nei terreni. La tendenza che si sta manifestando è quella di autoprodurre ortaggi e verdure coltivando indoor, spesso in idroponica, assicurando con questa tecnica di coltivazione degli standard qualitativi molto alti con fertilizzanti biologici al 100% e senza correre il rischio di mangiare primizie coltivate in zone altamente inquinate.
Meglio Idroponica o Aeroponica? Varie tecniche di coltivazione indoor
Coltivare indoor in senso stretto significa coltivare in casa, ma molti seguono questa filosofia crescendo le proprie piante sui balconi, oppure in veranda perdendo alcuni vantaggi che si possono ottenere coltivando esclusivamente all'interno.
Le principali tecniche di coltivazione indoor sono 3:
- La coltivazione idroponica: questa tecnica consiste nel crescere le proprie piante coltivando fuori suolo.
Il fusto della pianta si sorregge grazie ad un substrato inerte (argilla espansa o lana di roccia) e le radici sotto questo substrato sono interamente sommerse dall'acqua ricca di sostanze nutritive.
In questo modo le radici riescono ad assorbire i nutrimenti in modo migliore rispetto alla messa a dimora in terra. La pianta (se i parametri di PH ed EC sono monitorati in modo corretto) crescerà più robusta e molto più velocemente senza il rischio di attacchi parassitari. Un altro vantaggio di questa tecnica è il notevole risparmio d'acqua.
- La coltivazione aeroponica: questa tecnica presenta molte caratteristiche comuni con la sorella dal nome idroponica, ma, ci sono alcune piccole differenze che la rendono allo stesso tempo sia la tecnica più complessa da mettere in pratica sia la tecnica più efficace per la coltivazione indoor. Anche in questo caso le radici sono a diretto contatto con acqua ma la differenza è che l'acqua scorre dentro piccole canaline che permettono un notevole contatto delle radici oltre che con l'acqua anche con l'aria. Il contatto con l'aria è importante perchè permette uno sviluppo ancora più evoluto delle piante.
- La coltivazione in terra: Questa tecnica è la più famosa e la più utilizzata di tutte da sempre. Non ci dilungheremo nello spiegare le sue caratteristiche ma ci soffermeremo solo su un paio di aspetti.
Le differenze tra la coltivazione outdoor in terra e quella indoor in terra sono principalmente 2: la prima è che utilizzeremo terriccio professionale non inquinato, la seconda è che si riducono di molto i rischi di attacchi parassitari all'interno della camera di coltivazione rispetto all'esterno.
Grow Box Indoor: Le Camere di Coltivazione
La grow box rappresenta l'ambiente di coltivazione indoor. Si tratta di una stanza artificiale in mylar diamantato che può essere grande fino a 30 metri quadrati. Lo scopo di questa stanza è quello di ricreare le condizioni ambientali ideali per le piante con la differenza che in questo modo le stesse possono essere replicate nell'arco dell'intero anno senza stop invernali. Una grow box completa presenta la seguente attrezzatura:
- Un impianto di illuminazione che ricrea la luce solare (lampade indoor, hps, MH, Agro, led coltivazione o cfl;
- Un impianto per la coltivazione indoor: idroponico, aeroponico oppure i vasi per la terra;
- Un sistema per il ricircolo dell'aria: aspiratori, ventilatori o estrattori.
- Misuratori di PH del terriccio ed EC dell'acqua.
Questo è solo un elenco che rappresenta la strumentazione principale, poi ci sono alcuni accessori facoltativi che possono essere acquistati per rendere la propria esperienza di coltivazione indoor ancora più completa.