Come coltivare lo zenzero in casa e all'aperto

Come Coltivare lo Zenzero in Casa e all'Esterno: La Guida Completa

 

Amato e utilizzato in tutto il mondo - sia per il suo gusto fresco e piccante, sia per le sue numerose proprietà benefiche – lo zenzero è una pianta estremamente apprezzata, sia in cucina che nel mondo della cosmetica. E -  proprio per questa ragione – spesso si è incoraggiati a iniziarne la coltivazione in casa, in vaso, in giardino o in acqua.  
Innanzitutto, occorre ricordare che la pianta di zenzero vive e cresce in salute nelle zone caratterizzate da un ambiente tropicale o sud-tropicale, pertanto – per poter riprodurre le condizioni ideali dettate dal clima e dal suolo – è possibile ricorrere sia alla coltivazione tradizionale, sia a quella idroponica.

Lo zenzero (il suo nome ufficiale è Zingiber Officinale) è una radice grande – anche chiamata rizoma – che viene utilizzata e consumata come spezia per impreziosire i cibi, nelle tisane rilassanti e contro il raffreddore, ma anche come coadiuvante naturale contro la nausea e l’influenza.
Ad oggi si contano - nel mondo - oltre un milione e mezzo di tonnellate di zenzero, che ogni anno vengono prodotte soprattutto in quei Paesi dove il clima è particolarmente favorevole; in particolare in India e in Cina, ma anche Indonesia, Nepal, Nigeria e Thailandia.

Aspetti da considerare prima di avviare la coltivazione dello zenzero


Il successo o il fallimento della coltivazione dello zenzero è determinato generalmente dalla qualità del prodotto di partenza (ovvero del rizoma che viene tagliato a pezzi e piantato) e dal tipo di suolo. Sebbene non sia una pianta particolarmente delicata, le malattie che potrebbero attaccare lo zenzero, come - ad esempio - il fusarium e il pithium, ma anche i parassiti come i nematodi, possono ridurre sensibilmente la produzione.

Come coltivare lo zenzero in vaso

Coltivare lo zenzero in vaso non è un’operazione particolarmente complessa, ma richiede – come per tutte le coltivazioni – alcune attenzioni e, soprattutto, condizioni ambientali ideali per le esigenze della pianta. Vediamo, allora, quali sono i punti da tenere a mente per ottenere piante in salute e un raccolto soddisfacente.

La temperatura del luogo in cui si trovano le piante di zenzero non deve scendere mai al di sotto dei 15-17 °C, pertanto il momento migliore per iniziare a coltivare questa pianta è il periodo che va dalla fine dell’inverno fino all’inizio dell’estate (orientativamente da marzo a giugno). Così facendo, garantirete alla piantina delle condizioni di vita idonee, visto che – essendo una pianta tropicale - teme il freddo e gradisce le temperature alte (meglio se tra 24 e 26 °C).

Accertatevi che il terreno utilizzato sia ricco di sostanze organiche e sia quindi fertile. La pianta desidera luoghi soleggiati (ma attenzione a non esporli alla luce diretta del sole) e teme i ristagni di acqua, molto comuni nelle coltivazioni in vaso. L’ambiente dovrebbe rimanere sempre un po’ umido, quindi attenzione a non far seccare troppo l’aria; in tal caso nebulizzate la pianta di tanto in tanto per accertarvi che ci sia la giusta quantità di umidità.
La pianta di zenzero è particolarmente resistente e difficilmente diventa preda di attacchi di parassiti o malattie. Tuttavia, come anticipato sopra, è una pianta che soffre molto i ristagni d’acqua, i quali tendono a far marcire le radici privandole dell’aria e ostacolandone la crescita.

Pianta di zenzero in vaso.

I passaggi della coltivazione dello zenzero in vaso

L’iter per la coltivazione dello zenzero in vaso è piuttosto semplice e inizia con la scelta e l’acquisto del rizoma iniziale, che dovrebbe essere biologico, per evitare che sia stato trattato con sostanze anti-germinazione. Per essere certi che sia bio, è opportuno rivolgersi a negozi specializzati o al reparto biologico del vostro supermercato di fiducia.  Per ridurre i tempi, è consigliabile cercare le radici più corpose, che accennano già dei germogli sulla superficie. Una volta acquistato il rizoma, conservatelo con cura in un luogo tiepido della casa e – quando vedrete spuntare i primi germogli – la vostra radice sarà pronta per essere tagliata a pezzi e piantata.
Per velocizzare e facilitare il processo di germogliazione, consigliamo di lasciare il rizoma di zenzero in ammollo, in acqua tiepida di rubinetto, per almeno 12 ore, in modo da eliminare la maggior parte delle sostanze chimiche con cui è stato trattato.


A questo punto, procuratevi dei contenitori molto capienti, che abbiano almeno 30 centimetri di diametro, e sufficientemente profondi, in grado di lasciare alle radici abbastanza spazio per crescere e svilupparsi. Se potete - evitate l’utilizzo dei tradizionali vasi e preferite, invece, le fioriere o delle cassette di legno ampie e profonde. Considerate, infatti, che un contenitore di 40 X 40 centimetri sarà in grado di accogliere tre piante, sistemate a 15-20 cm l’una dall’altra.  
Posizionate i vostri contenitori in un luogo ben illuminato della casa o del terrazzo, poi - sul fondo - preparate uno strato drenante con ciottoli o argilla espansa, quindi coprite con un substrato, alto 10-15 cm, di terriccio arricchito con pietra pomice, poi create un ultimo strato – più sottile - di terriccio fine.

Fatto questo, tagliate il rizoma di zenzero a pezzi, accertandovi che ogni frammento abbia almeno un germoglio attaccato e sistemateli in modo tale che i germogli siano tutti rivolti verso l’alto. Ricordatevi poi di lasciare circa 20 cm tra un pezzo di radice e l’altro, quindi ricoprite tutto con altro terriccio fine.
Fate attenzione a non riempire tutto il vaso di terra e a lasciare dello spazio in altezza per la crescita della pianta e l’aggiunta successiva di altro terriccio. Dopo 10-15 giorni sarà possibile vedere spuntare i primi germogli dal terreno: non appena saranno visibili, copriteli con altro terriccio, in modo che il tubero sia sempre coperto e stimolato a sviluppare le radici verso l’alto.


Tipo di terreno


Per garantire il giusto livello di umidità e - allo stesso tempo - evitare i ristagni di acqua, il terriccio utilizzato dovrà essere caratterizzato per un 50% da compost (per garantire nutrimento e fertilità) e per l’altro 50% da terreno argilloso (da sistemare sul fondo del contenitore in modo da mantenere i giusti livelli di umidità) e sabbioso (da mettere sopra allo strato d’argilla, in modo da garantirne il drenaggio).
Per rendere il terreno più fertile e garantire una maggiore produttività delle piantine, è consigliabile aggiungere ogni mese del fertilizzante liquido.

Irrigazione


Preoccupatevi di irrigare una volta al giorno, a fine giornata (possibilmente dopo il tramonto) dal momento in cui piantate i rizomi nel vaso fino a quando non si saranno sviluppate radici forti e robuste.
Da quel momento, potete diradare le irrigazioni, soprattutto quando la temperatura tenderà a scendere con il cambio di stagione.

Cura e manutenzione


Per consentire alle piante il loro massimo sviluppo, bisognerà eliminare sistematicamente gli steli e i fiori che nasceranno: questo per sfrondare la pianta e non sottrarre nutrimento e forza ai rizomi.

La raccolta dello zenzero


Se il vostro lavoro di cura e irrigazione della pianta sarà stato attento e premuroso - e se le temperature dell’ambiente di coltivazione non sono mai state troppo basse - dopo circa 5-6 mesi da quando avete piantato le radici, avrete ottenuto il vostro zenzero.

Il momento ideale per raccogliere i rizomi lo riconoscerete perché le foglie della pianta saranno secche e opache. Per non infettare o danneggiare la pianta, utilizzate un coltello pulito e sterilizzato.
Una volta ottenuto il vostro raccolto, consigliamo di mettere da parte alcune radici, che dovranno essere poi re-interrate per poter riavviare un nuovo ciclo di coltivazione. In questo caso, però, non sarà necessario mettere in ammollo la radice, perché priva di sostanze chimiche nocive. Ricominciate ad annaffiare i rizomi solo quando le temperature inizieranno a rialzarsi.


Coltivare lo zenzero in giardino e in casa

La domanda ricorrente è sempre la stessa: si può coltivare lo zenzero in giardino? La risposta è sì, a patto che si rispettino alcune condizioni, in particolare umidità e temperatura.
La pianta di zenzero, come anticipato all’inizio, è tipica di un ambiente tropicale, pertanto va collocata in un luogo ben illuminato, ma lontano dalla luce diretta del sole. Questa pianta può essere coltivata in giardino nelle regioni italiane più calde, in particolare Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna (almeno nelle aree in cui il clima è mite tutto l’anno, anche in inverno).
In tutto il resto d’Italia, dove c’è una grandissima differenza tra le temperature che si registrano in estate e quelle invernali, è consigliabile coltivare lo zenzero in vaso, in modo da lasciarlo in giardino o sul balcone durante il periodo estivo e spostare tutto in casa, al caldo, con l’arrivo della stagione più fredda. La pianta di zenzero, infatti, non ama il freddo, pertanto – se proprio non volete portarla in casa durante la stagione più rigida – accertatevi di avvolgerla bene con diversi strati di tessuto non tessuto.
Prima di sistemare i rizomi in giardino, è opportuno bonificare e ripulire il terreno da erbe estranee o sassi: una volta seguita questa accortezza, si potrà procedere come indicato sopra, sistemando i rizomi tagliati a pezzi nel terreno, accertandovi sempre che ogni pezzo sia distanziato di almeno 20 centimetri dal pezzo più vicino.
La coltivazione in giardino - rispetto a quella in vaso in casa – richiede una maggiore cura, non solo – come abbiamo visto – per le coperture invernali, ma anche per la pulizia delle erbacce che periodicamente tendono ad infestare l’area di coltivazione. In particolare, quando la temperatura scende al di sotto dei 15 gradi, è opportuno togliere tutte le erbe infestanti e proteggere l’area di coltivazione con del pacciame, in modo da garantire alle piante un ambiente pulito e caldo.

Dopo 5-6 mesi dall’avvio della coltivazione, sarà possibile raccogliere i primi frutti, utilizzando – come già visto – attrezzature sempre pulite e sterilizzate.



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Coltivare lo zenzero in un bidone


La radice di zenzero può essere coltivata anche in un bidone o in un grande secchio, a patto che siano contenitori grandi, in modo da poter lasciare spazio sufficiente tra un pezzo di rizoma e l’altro. È un’ottima soluzione per poter riutilizzare e dare vita ad un vecchio contenitore altrimenti destinato alla discarica. Praticate dei piccoli fori sul fondo del contenitore, in modo da consentire un corretto drenaggio dell’acqua, e sistemate dei piccoli sassi sul sottovaso (potete utilizzare ad esempio il coperchio del bidone oppure un contenitore piatto che possa svolgere comunque la funzione di sottovaso). Fatto questo – come illustrato anche per la coltivazione in vaso – preparate sul fondo uno strato di argilla espansa, coprite con uno strato spesso di terriccio fine e disponete i pezzi dei rizomi ad una profondità di circa 2-3 centimetri. Anche in questo caso, mano a mano che la pianta cresce, sarà necessario ricoprire i rizomi con altro terriccio, in modo che sia sempre ben coperta.

Coltivare lo zenzero in un sacco

In maniera molto simile a quanto già illustrato per la coltivazione dello zenzero in un bidone, è possibile coltivare questa pianta anche all’interno di un sacco di iuta o di lana, la cui sommità andrà arrotolata su sé stessa per creare una struttura stabile, adatta ad ospitare terriccio e rizomi. Il primo passo da fare è riempire il sacco con del terriccio, creando uno strato piuttosto spesso, sistemare i pezzi di rizomi e poi ricoprire con altro terriccio.
Per poter gestire il sacco più comodamente, potete inserirlo all’interno di un bidone o di un cassone alto di legno, in modo da sostenere la struttura e agevolare le operazioni di irrigazione e pulizia.
La coltivazione dello zenzero all’interno di un sacco è una soluzione ideale per tutti coloro che non hanno a disposizione uno spazio troppo grande e non vogliono rinunciare a questa esperienza.

Coltivare lo zenzero in acqua con l’idroponica: è possibile?

In linea generale, le tecniche idroponiche non vengono quasi mai adottate per la coltivazione di radici, perché molti dei risultati ottenuti in passato non sono mai stati brillanti. Tuttavia, negli ultimi tempi, grazie all’iniziativa di alcuni agricoltori americani innovativi, con la voglia di sperimentare nuove soluzioni, sono state messe in campo alcune accortezze e tecniche che hanno permesso di ottenere risultati soddisfacenti.

Alcuni esperimenti – effettuati nel corso degli ultimi anni da esperti statunitensi che si sono cimentati nella coltivazione dello zenzero - prevedevano che le piante fossero coltivate, con un sistema idroponico non circolare, in vassoi di plastica riempiti con un terriccio di torba, vermiculite e perlite. In questo caso, i vassoi di plastica venivano sospesi a circa 4 centimetri di distanza dalla soluzione nutritiva statica. Altri esperimenti prevedano, invece, l’impiego di tecniche aeroponiche: il vassoio contenente il terreno di coltivazione era sospeso sopra un serbatoio e le radici che crescevano e spuntavano da sotto il contenitore venivano nebulizzate con l’utilizzo di una pompa.
Questi sistemi hanno restituito tutti risultati soddisfacenti, in particolare – portando la temperatura della soluzione nutritiva a 25°C – i rizomi che nascevano erano del 50% più grandi degli altri.
Questi esperimenti hanno dimostrato che la coltivazione idroponica dello zenzero offre un raccolto più abbondante rispetto a quello ottenuto generalmente da una coltivazione tradizionale.
Un altro esperimento che ha fornito risultati soddisfacenti ha seguito questa procedura: nel mese di giugno il rizoma è stato tagliato a pezzi e piantato in un substrato umido di cocco, all’interno di una serra, e - una volta prodotti il primo germoglio e le prime radici – sono stati spostati in vasi più grandi pieni di fibra di cocco e dotati di un gocciolatore, con un singolo ugello irrigatore per ogni pianta.
Le piante sono state irrigate sistematicamente con acqua e una soluzione nutritiva completa e collocate sempre all’interno di una serra ad una temperatura di 25° C.

ADopo una manciata di mesi, la pianta ha mostrato i primi entusiasmanti risultati: le piante che si erano sviluppate erano più numerose e più grandi rispetto alle attese.
Tuttavia, la soluzione più comoda e semplice per poter coltivare in maniera efficace lo zenzero in idroponica è utilizzare letti di terriccio di qualità (consigliata la fibra di cocco) ben drenato.
Naturalmente, più a lungo la pianta viene coltivata, più grande sarà la resa, ma - a quanto pare - i rizomi diventano anche più fibrosi, quindi per realizzare lo zenzero candito, è consigliabile raccogliere i rizomi più giovani.


Guida alla coltivazione idroponica dello zenzero

Affrontata la panoramica generale sugli esperimenti fatti negli ultimi anni, possiamo passare alla coltivazione vera e propria e vedere da vicino come coltivare lo zenzero con l’idroponica.
Innanzi tutto, occorre sapere che uno dei vantaggi della coltivazione idroponica è il risparmio di energie e attenzioni: adottare questa tecnica, infatti, comporta una minore cura e manutenzione a parità di risultati, ma anche uno spazio più ridotto rispetto alla coltivazione tradizionale.
Il primo passo fondamentale per poter coltivare lo zenzero è – come con le altre tecniche - partire sempre da un pezzo di radice (o rizoma) caratterizzato da un germoglio visibile, piantarlo nel compost e avviare la coltivazione per trasferirlo all’interno di un sistema idroponico solo in seguito.

Ecco qui di seguito i singoli passaggi da affrontare:
Acquistate delle radici di zenzero biologico, in questo modo sarete certi che non siano stati trattati con sostanze che ne impediscono la germinazione.
Tagliate il rizoma in tanti pezzi, assicurandovi che ogni pezzo abbia un germoglio attaccato (ancora meglio se ne ha due). Anche se l’obiettivo è coltivare una sola pianta di zenzero, è importante avviare la germinazione di vari pezzetti di rizoma per assicurarsi che almeno una vada a buon fine. Riempite il contenitore con del compost e sistemate i pezzi di rizomi nel terreno, posizionandoli a circa 2,5 centimetri di profondità. Innaffiate bene con regolarità.

Nel frattempo, predisponete il sistema idroponico che vi servirà quando la pianta si sarà sviluppata. Tenete presente che ogni pianta di zenzero – per crescere correttamente – richiede uno spazio di circa 30 X 30 centimetri e ogni pianta deve essere, quindi, ad almeno 30 centimetri di distanza da quella più vicina. La profondità del contenitore (vassoio) deve essere di circa 10-15 centimetri.
 
Controllate le piante frequentemente per vedere se i rizomi hanno germogliato: quando vedete che le radici sono cresciute, hanno prodotto gli steli e qualche foglia, potete rimuovere dal terreno le piantine più forti e sciacquare le loro radici, per trasferirle poi nel sistema di coltivazione idroponica.

Preparate un substrato di coltivazione profondo circa 5 centimetri all’interno di un contenitore idroponico, quindi disponete subito le piante di zenzero sulla superficie, allargando bene le radici. Tra una pianta e l’altra lasciate almeno 25 centimetri e versate abbastanza terriccio di coltura da coprire le radici e mantenere le piante in posizione eretta.

Predisponete il vostro sistema idroponico per irrigare e nutrire il vostro zenzero ogni circa due ore. Utilizzate una soluzione nutritiva adatta per le coltivazioni idroponiche e seguite le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto. È importante mantenere il pH della soluzione nutritiva tra 5.5 e 8.0. Ricordate che - per le grandi coltivazioni – si moltiplica esponenzialmente l'attrezzatura usata e per questo è sempre buono impostare tutta la coltivazione “a moduli” separati, in modo che eventuali errori umani o dettati da infestazioni o malattie rimangano circoscritte all’interno di un singolo modulo e non sull'intera coltivazione.

Accertatevi di fornire alle piante una quantità abbondante di luce, ricordando, però, che necessitano di almeno 8 ore di risposo al giorno. I bulbi da coltivazione idroponica garantiranno la luce necessaria alle piante.

Dopo circa quattro-cinque mesi (a seconda del clima e delle condizioni ambientali) le piante si saranno sviluppate pienamente: a questo punto non vi resta che raccoglierle, sciacquarle abbondantemente e conservarle. Ricordate che ogni pianta può produrre all’incirca 400 grammi di radice di zenzero.

Uno dei vantaggi della coltivazione idroponica dello zenzero – considerate le necessità climatiche specifiche di questa pianta – è la possibilità di iniziare la coltivazione in qualsiasi momento dell’anno.

 

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