Come Coltivare il Ciliegio: Guida Pratica dalla A alla Z

Come Coltivare il Ciliegio

Il ciliegio è un albero da fiore e da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee. Riesce a crescere nei climi freschi riuscendo a sopportare senza problemi anche le rigide temperature invernali. Teme i ristagni d'acqua e ha la particolarità che non necessita di irrigazioni costanti.
Le foglie sono di forma leggermente ovale, di colore verde smeraldo e dalla loro punta aculeata cresceranno delle ghiandole di color rosso. I piccioli sono lunghi generalmente 5cm e da essi nasceranno da 2 a 5 ghiandole rosse. I frutti del ciliegio si riconoscono immediatamente per il loro colore rosso intenso, dalla consistenza polposa e dai sapori dolci o acidi, a seconda della varietà coltivata.
Già gli Antichi Romani conoscevano molto bene questa pianta, grazie alle loro conquiste. Riuscirono ad importare i semi sia dalla Britannia che dalle zone dell'Asia minore. Il suo nome originale è “Prunus avium” che significa “Susino degli uccelli”. Per evitare confusione con le susine, le ciliege furono chiamate “Cerasae”.

Come coltivare il ciliegio

Il ciliegio è un albero a tutti gli effetti e in quanto tale - per essere coltivato - ha bisogno di spazio, terra e luce. Predilige i climi miti in zone asciutte e poco piovose e la loro fioritura avviene verso aprile, scongiurando così i temuti ritorni di gelo. I semi si trovano all'interno del nocciolo presente in ogni frutto. La loro germinazione dura quasi un anno, ma ci sono dei metodi che permettono di accorciare i tempi: il nocciolo è molto duro da penetrare e l'acqua impiega molto tempo a giungere al seme posto al suo interno.

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Basterà usare uno schiaccianoci per infrangere il guscio permettendo così all'acqua di entrare a contatto con l'embrione vero e proprio; così facendo la germinazione durerà solo qualche mese. Per coloro che invece hanno bisogno di una germinazione più rapida sarà sufficiente rompere il nocciolo estraendo il seme posto al suo interno, così l'acqua lo raggiungerà subito. L'uso di questa tecnica permetterà una geminazione di soli 30/40 giorni.
Il terriccio usato per la germinazione, così come per tutto il resto del ciclo, dovrà essere di medio impasto, ben concimato e ben drenato: i ristagni d'acqua sono il nemico più aggressivo del ciliegio. Basterà prendere un vaso di almeno 1,5L. e riempirlo di terriccio: dopo aver fatto un buco al centro profondo un centimetro, basterà inserire il seme e coprirlo con altro substrato.
La terra non deve essere pressata e sarà sufficiente tenerla sempre umida per effettuare una germinazione di successo; uno spruzzino è lo strumento migliore per assicurare non solo omogeneità nell'irrogazione ma anche la somministrazione della quantità corretta; si consiglia di dare 5 nebulizzate per 3 volte al giorno.

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Una volta spuntato il germoglio, dovremmo preoccuparci solo di mantenere umido il terreno ma mai riempiendolo d'acqua: molti coltivatori basano la nebulizzazione in base al peso del vaso.
Quando la pianta avrà messo il primo palco di foglie la pianta inizierà la fase vegetativa; in questo momento smetterà di crescere in altezza ma espanderà il suo apparato radicale e quindi dovrà essere travasata in un vaso di almeno 6,5L. Appena eseguito il travaso, basterà nebulizzare il pane di terra senza aggiungere concimi, ma usando solo acqua senza che il ph dell'acqua venga corretto.

La messa in dimora in outdoor non richiede particolari accortezze, basterà fertilizzare con dello stallatico ben maturo all'inizio della ripresa vegetativa; se non si dispone di questo prodotto allora si può somministrare la concimazione grazie ad un fertilizzante a lunga cessione ricco di azoto.

come potare l'albero di ciliegio

Come potare il ciliegio

Il ciliegio si pota quando la forma della “chioma” dell'albero è cresciuta a dismisura rendendo così molto difficile la raccolta dei frutti. Nonostante il ciliegio non ami le potature, intervenire con dei tagli mirati aiuterà decisamente la pianta a migliorare non solo la produzione ma anche la difesa contro malattie e parassiti. Generalmente s'interviene nell'astone che sarebbe la cima principale da cui partono gli altri rami. Quando avrà raggiunto un'altezza di 100/120 cm si taglia l'apicale subito sopra un ramo secondario rispettando sempre il “colletto di corteccia”, oppure si lascia una parte dell'astone se vediamo la presenza di nuovi getti.
In ogni caso, questi interventi devono essere applicati dopo almeno un anno di vita della pianta. E' importante ricordare che il ciliegio cicatrizza sui rami piccoli e non su quelli grandi che, se potati   erroneamente, seccherebbero perdendo la forza vitale linfatica. Questo processo si estende a tutta la pianta rendendo così la trasmissione di tutto il nutrimento inutile; dopo qualche giorno la pianta inizierà a morire. Ogni ramo deve avere delle gemme altrimenti deve essere immediatamente tagliato.
Questi accorgimenti renderanno il ciliegio forte e produttivo. Le ciliege si raccolgono staccandole con tutto il picciolo, quando saranno ben mature e cioè di colore rosso intenso, dai primi di maggio a tutto giugno.

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