Differenze tra illuminazione HPS e LED

Differenze tra Illuminazione HPS e LED nella Coltivazione

La luce nella coltivazione indoor

Le fonti di illuminazione nella coltivazione indoor simulano lo spettro solare, accentuando le gradazioni di colore idonee alle varie fasi di vita delle piante per stimolare la fotosintesi. E' difficile ricreare le normali condizioni di luce naturale in ambienti artificiali e la scelta del tipo di illuminazione può variare in base alle esigenze e al budget a disposizione.

Nel 1868 un botanico russo Andrei Famintsyn sperimentò per primo dei sistemi di illuminazione indoor per le piante. Da allora fu un susseguirsi di tecnologie e tipologie differenti di lampade partendo da quelle ad incandescenza, fluorescenti, CFL (compatte fluorescenti), HPS/MH (HID ovvero lampade a scarica ad alta intensità), Plasma, fino ad arrivare ai moderni LED. Anche tra le stesse tipologie di lampade c'è stato un progresso tecnologico che ha permesso di sviluppare diversi modelli con caratteristiche sempre più elevate in termini di efficienza luminosa e minor consumo elettrico.

In questo confronto parliamo delle principali tipologie di lampade e luci protagoniste di una vera e propria transizione nella coltivazione indoor. Parliamo di HPS e il tanto ricercato LED.

Confronto tra HPS e LED

Fino a qualche anno fa, le conversazioni sul tema "HPS vs LED" generavano accesi dibattiti nei quali venivano, in linea generale, consigliate le lampade HPS per i risultati ottenuti e per la spesa iniziale. Questo perchè le prime generazioni di LED avevano un investimento iniziale troppo alto e i risultati erano buoni, ma non come le lampade HPS di allora.

Con il tempo anche la tecnologia LED nelle lampade è progredita, l'investimento iniziale è diminuito e le lampade hanno migliorato la loro efficienza energetica e luminosa, superando in molti casi le prestazione del sistema "tradizionale" ad alta pressione di sodio.

Lampade HPS

Lampade ad alta pressione di sodio, da sempre considerate le più adeguate per la coltivazioni di vegetali.

PRO


  • Ampia documentazione perchè molto diffuse
  • Investimento iniziale basso
  • Spettro luminoso ideale per la fioritura
  • Per il calore emesso sono adatte alle zone fredde
CONTRO


  • Generano molto calore, occorre quindi valutare un'estrazione d'aria adeguata
  • Richiedono un alimentatore esterno per funzionare, anche questo emette calore
  • Durata operativa del bulbo HPS bassa (20.000 ore mediamente)
  • Elevati consumi elettrici e in bolletta
  • Cablaggi sfusi e collegamento manuale di tutti gli elementi del kit (alimentatore, riflettore e lampada)
Vai alle lampade HPS

Lampade LED

Lampade che utilizzano diodi luminosi che possono essere miscelati tra di loro per ottenere spettri complessi.

PRO


  • Emanano una migliore qualità di luce rispetto le HPS
  • Durata operativa alta, tra le 50.000 e 100.000 ore (3-5 volte superiore alle HPS)
  • Generano poco calore, il che permette di risparmiare sull'impianto d'aria
  • Prodotti All In One pronti all'uso
  • Occupano poco spazio
  • Consumo reale molto basso, risparmio in bolletta e sul carico elettrico evidente
CONTRO


  • Investimento iniziale alto
  • Il poco calore emesso può essere uno difetto se utilizzate in ambienti freddi
Vai alle lampade LED

 

Per concludere

Entrambi i sistemi di illuminazione hanno dei pro e contro nella coltivazione indoor, entrambe le tipologie possono essere adottate con risultati eccezionali. Questo perchè dobbiamo sempre tenere a mente che l'illuminazione è uno dei fattori primari, ma non l'unico da considerare quando si coltiva al chiuso. Noi crediamo che ad oggi non ci sia una risposta certa per quale luce è meglio usare, la tendenza ci porta verso i nuovi LED, questo si, perchè garantiscono grandi prestazioni e risparmi sul lungo termine a fronte di una spesa iniziale più cospicua. Altro fattore importante a favore del LED è l'ingombro minimo e il poco calore emesso, che in un ambiente chiuso di coltivazione permette di gestire meglio l'aerazione e lo spazio disponibile. Molti coltivatori stanno passando alla luci LED per ottimizzare lo spazio all'interno della loro grow room, questo gli permetterà di avvicinare le lampade alle cime delle piante senza bruciarle. Ma anche per dimezzare i consumi elettrici mantenendo raccolti abbondanti e un'ottima penetrazione luminosa (parlando di LED di ultima generazione).

C'è poi da fare anche una riflessione di natura ambientale, il LED è più green, è più vicino ad un prodotto ecologico rispetto un sistema HPS, che utilizza un ballast, riflettore e una lampada ad alta pressione di sodio. I sistemi LED sono regolamentati da severe norme di controllo sui consumi, inoltre compensano - almeno in parte - il loro costo per l'ambiente con una durata di utilizzo più elevata e possono essere smaltiti come apparecchi di illuminazione, un rifiuto RAEE in regola.

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