Acquaponica: Cos'è e Come Funziona

Acquaponica: Cos'è e Come Funziona - Idroponica.it


Cos’è l’acquaponica?

L’acquaponica – o acquacoltura – è il risultato di una vera e propria combinazione e fusione tra un sistema di coltivazione idroponico – che prevede di coltivare le piante fuori dal suolo, con l’impiego di soluzioni nutritive – e la riproduzione di un ecosistema naturale in cui i pesci e dei batteri – svolgendo le loro normali funzioni e il loro lavoro quotidiano – producono del fertilizzante perfetto per la coltivazione delle piante. Il sistema acquaponico permette, quindi, di coltivare le piante senza l’impiego del tradizionale terriccio e di nutrirle grazie a ciò che i pesci producono naturalmente.

Questo sistema crea di fatto un circolo perfetto di recupero e riutilizzo dei rifiuti. L’acquaponica, infatti, rappresenta l’anello di congiunzione tra acqua, vita acquatica, nutrienti e piante: è un sistema antichissimo e - allo stesso tempo innovativo - ed estremamente vantaggioso, perché mette insieme il meglio di tutte le tecniche di coltivazione. Inoltre, evita gli sprechi, perché recupera e ricicla continuamente le acque e le sostanze nutritive, creando un vero e proprio ecosistema naturale; un vero e proprio punto di svolta per il mondo della coltivazione. L'acquaponica utilizza le piante, i batteri presenti in natura e il substrato in cui crescono per pulire e purificare l'acqua, dopodiché tutto torna alla vasca dei pesci.

Tra i vantaggi pratici del sistema acquaponico c’è sicuramente un minor impegno da parte di coltiva; ad esempio non è necessario eliminare le erbacce, non c’è il pericolo di infestazioni e parassiti, non c’è alcun deflusso tossico.
Con un sistema acquaponico, è possibile utilizzare 1/10 della quantità di acqua generalmente utilizzata per l’irrigazione delle colture tradizionali in suolo: ancora meno acqua rispetto alle quantità impiegate nella coltivazione idroponica. Inoltre, essendo un ecosistema naturale, non è possibile utilizzare prodotti petrolchimici nocivi, pesticidi o erbicidi.

Qui potete trovare le sezione dedicata ai sistemi acquaponici

Per alimentarlo e farlo funzionare è sufficiente alimentare i pesci presenti nel sistema e raccogliere le piante che si svilupperanno.
Tra i vantaggi offerti da questo tipo di sistemi c’è sicuramente una grande libertà nella scelta del luogo; è infatti possibile coltivare ovunque: in casa o in un garage, in una serra o in un cortile da allestire come preferite. Ma c’è di più, perché il tutto è scalabile: in base al budget a disposizione è possibile scegliere l’ingombro e lo spazio da dedicare a questo tipo di sistema che può essere ampliato anche successivamente.
L’acquaponica, infatti, offre la possibilità di coltivare ovunque, anche in verticale, e produrre così una grande quantità di cibo in uno spazio estremamente ridotto. Nei sistemi acquaponici a torre – ad esempio - le piante sono impilate l'una sull'altra, l'acqua scende dalla cima della torre e arriva fino alle radici per poi cadere direttamente nella vasca dei pesci.


Tra i sistemi di coltivazione ideali per l’acquaponica c’è sicuramente il DWC (deep water culture) che prevede un grande contenitore di coltivazione, basso e largo, che galleggia in un canale pieno di acqua proveniente dai pesci e opportunamente filtrata per rimuovere i rifiuti solidi. Le piante vengono collocate in appositi buchi creati all’interno del piano di coltivazione; qui le radici dei vegetali sono libere e a contatto con l’acqua sottostante.  Questo metodo è ideale per coltivare le insalate e altri vegetali che crescono rapidamente e non hanno bisogno di grandi quantità di nutrienti.

 

Qui trovi tutti i sistemi DWC

 


Un altro sistema ampiamente utilizzato nella coltivazione acquaponica è il TFT (Nutrient film Technique), che prevede la presenza di una vasca leggermente inclinata sul fondo della quale viene applicato un tappetino ricco di sostanze nutritive.

All’interno della vasca scorre l’acqua che prende le sostanze nutritive dalla pellicola posta sul fondo e le distribuisce alle radici delle piante che toccano direttamente il flusso d’acqua.
Le piante sono sistemate all’interno di fori praticati in un tubo posto sopra alla vasca inclinata: in questo modo le radici pendono liberamente in questo flusso d'acqua continuo. Questo metodo di coltivazione funziona molto bene per le piante che hanno bisogno di poco sostegno, come - ad esempio - le fragole e le verdure a foglia larga.
Il sistema NFT è anche un ottimo modo per poter sviluppare colture in verticale e utilizzare dello spazio inutilizzato, perché può essere appeso al soffitto sopra ad altre coltivazioni.

Qui trovi tutti i sistemi NFT




Come funziona l’acquaponica: Schema di un impianto di acquacoltura

L'acquaponica trasforma di fatto l'impianto di coltivazione in un piccolo ecosistema completamente autonomo, in cui l’acqua viene continuamente recuperata e i rifiuti vengono riciclati dalle radici. Il connubio tra acqua, pesci e piante rappresenta l’occasione ideale per scoprire, approfondire e trasmettere l’importanza dell’autosufficienza e della sostenibilità. Il sistema di coltivazione acquaponico è caratterizzato da un sistema di ricircolo, dove l’acqua – con l’aiuto di adeguate pompe - viene prelevata dalla vasca in cui si trovano i pesci e convogliata in un filtro, che attua il processo di nitrificazione, portando alla formazione dei nitriti e dei nitrati destinati ad essere assimilati dalle piante.

In sostanza, l’acqua raccoglie e trasporta tutti i rifiuti liquidi e solidi prodotti naturalmente dai pesci (che senza un apposito filtraggio inquinano l’ambiente) e il sistema li filtra grazie anche all’aiuto di batteri benefici, che li trasformano in nutrimenti. A questo punto, la soluzione nutritiva ormai purificata torna a disposizione delle piante, per garantire loro i giusti nutrimenti, e poi viene immessa nuovamente all’interno della vasca di allevamento dei pesci, chiudendo così il ciclo. In questo modo, i rifiuti vengono eliminati e le piante ottengono il giusto quantitativo di sostanze nutritive, senza bisogno di ulteriori nutrimenti.

schema impianto acquaponica

 

Scopri la sezione di Idroponica.it dedicata all'usato ricondizionato

 

Quali piante si possono coltivare con l’acquaponica?

Le varietà di piante che possono essere coltivate con il metodo dell’acquaponica sono tantissime, potenzialmente tutte; in particolare tutte quelle – come visto sopra – che non hanno bisogno di supporti particolari per crescere, incluse le verdure a foglia larga, le insalate, zucchine, le melanzane e le erbette aromatiche.

Quali pesci per acquaponica?

Per quanto riguarda i pesci utilizzabili all’interno di un sistema di acquacoltura, è possibile scegliere qualsiasi tipo di pesce di acqua dolce, inclusi i gamberi. Naturalmente, a seconda della tipologia di pesci scelti, è necessario impostare il sistema in modo diverso, in base alle caratteristiche della varietà scelta, per poter assicurare alle piante la giusta quantità e tipologia di nutrimenti.

Cosa serve per creare un impianto di acquacoltura?

Per costruire da zero un impianto di acquacoltura occorre acquistare una vasca destinata all’allevamento dei pesci, una vasca idroponica dotata di pompa – che andrà posizionata sopra a quella dei pesci – in cui andranno sistemate le piante, batteri che consentano di decomporre i rifiuti dei pesci, i filtri, un kit per misurare e regolare il ph, supplementi per risolvere eventuali problematiche e carenze nutritive e poi naturalmente i pesci che preferite e le piante da coltivare

Per iniziare e avviare con serenità un’acquacoltura, è consigliabile acquistare un sistema e dei kit già pronti all’uso, che occorrerà solo montare e impostare seguendo le indicazioni riportate nella confezione. In linea generale, l’avviamento e la manutenzione di un sistema acquaponico non comportano grandissime cure e attenzioni, ma – come tutte le colture di questo tipo, inclusa quella idroponica e aeroponica - necessita di alcuni controlli, come temperatura adeguata, ph, umidità (qui la sezione dedicata ai conduttivimetri), corretta ventilazione e aerazione, (qui la sezione dedicata agli estrattori d'aria), pulizia delle superfici e giuste quantità di nutrimenti (quindi corretto numero di pesci).

Uno degli aspetti importanti da considerare all’inizio, infatti, è proprio il rapporto – che deve essere ben equilibrato – tra il numero e la tipologia di piante scelte e il numero e la razza dei pesci che desiderate allevare. In questo modo potrete garantire un ambiente sano ed efficiente. L’altro fattore da tenere sempre a mente è il nutrimento fornito ai pesci, che deve essere altamente qualitativo e fornito nelle giuste dosi per poter garantire l’equilibrio dell’ambiente.

 

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