Scopri la guida pratica e semplice per iniziare a coltivare i limoni in terra, in vaso e in idroponica

Coltivare i Limoni a Terra e in Vaso: Guida Pratica

 

La pianta di Limone e le sue origini

La pianta di limone - con i suoi colori caldi, avvolgenti e così affascinanti alla vista - è in grado di offrire splendidi frutti profumati, che possono essere coltivati senza problemi sia in terra che in vaso, a patto che vengano rispettate e seguite alcune fondamentali accortezze. Il colore e il profumo del frutto unita all’armonia della pianta stessa sono in grado di decorare ed impreziosire qualsiasi tipologia di ambiente, sia interno alla casa che esterno. Il limone - chiamato anche con il suo nome scientifico di Citrus Limon - appartiene alla famiglia dei Citrus, del ceppo delle Rutacee, originario dell’India ed è oggi una tra le piante più coltivate nel nostro Paese.

La pianta del limone è un antico ibrido tra il pompelmo e il cedro, ma - nel tempo - si è evoluta così tanto da diventare una specie del tutto autonoma. Nel bacino del Mediterraneo la pianta è stata introdotta nel XII secolo, grazie agli Arabi che la importarono in Sicilia e grazie a Cristoforo Colombo che contribuì a diffonderla nel continente sudamericano. Non a caso, i Paesi dell’America del Sud sono tra i primi produttori mondiali di limoni.

Le coltivazione dei limoni sono caratterizzate da alberi che arrivano ad un’altezza orientativa di 3-6 metri, con delle fronde ampie ricoperte da foglie ovali lucide, di un colore verde intenso e molto resistenti. I fiori del limone hanno una profumazione riconoscibile, particolarmente intensa, gradevole e rilassante (non a caso gli oli essenziali per conciliare il sonno e ridurre l’ansia e lo stress sono quasi tutti a base di limone), mentre i colori dei germogli vanno dal bianco al violaceo. L’albero di limoni - coltivato in pieno campo e senza interventi di potatura - può raggiungere anche i 6 metri di altezza; ciò non significa che la pianta di limone non possa essere agevolmente coltivata in vaso; in tal caso però avrà naturalmente un’altezza più discreta.

La pianta di limone ha un portamento aperto: i rami, detti procombenti, sono piegati verso il terreno e sono tipicamente spinosi. Le foglie si presentano con una forma ellittica, sono caratterizzate da un colore verde scuro nella parte superiore e più chiaro nella parte inferiore. Il frutto del limone – caratterizzato da una forma sferica e un sapore aspro – è molto utilizzato nella dieta Mediterranea nella preparazione di condimenti, cibi salati e dolci, ma anche infusi e bevande di vario genere. Al suo interno – prima della polpa succosa - troviamo uno strato dalla consistenza spugnosa, chiamato albedo, mentre al suo esterno il frutto termina con una protuberanza chiamata umbone.
Il limone, con condizioni climatiche favorevoli, può fiorire anche più volte: una prima fioritura avviene in primavera, momento in cui si ottengono i limoni invernali, e una seconda durante il periodo autunnale, quando nascono i limoni verdelli che raggiungeranno la maturazione nell’estate seguente.

Il limone viene coltivato in quasi ogni parte del mondo, con una quantità che raggiunge complessivamente i 4 milioni di tonnellate. La coltivazione di questo prezioso agrume è particolarmente diffusa nella fascia subtropicale, per lo più in India e nell’America del Sud, perché dei climi particolarmente adatti al suo sviluppo.
In Italia, la produzione annua di limoni è all’incirca di 600 tonnellate; tra tutte le regioni spicca naturalmente la Sicilia, che è tra i primi produttori dell’area Mediterranea. La coltivazione di limoni è maggiore in tutte quelle aree che hanno una temperatura compresa tra i 12 e i 38 gradi centigradi e hanno un’altitudine di 200-300 metri sul livello del mare. Generalmente, iniziano a dare frutti a partire dal loro quarto/quinto anno di età, raggiungendo una produzione sempre crescente (dai 200 ai 600 frutti) fino al loro quindicesimo anno.

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Le varietà di limone

Grazie alla costante selezione dell'uomo, oggi esistono tantissime varietà e tipologie di limoni, ognuna delle quali si distingue per peculiarità particolari. Tra le numerose varietà di piante di limone coltivate in Italia e all'estero ne troviamo alcuni particolarmente diffusi e celebri, come il Monachello, il Femminello Zagara Bianca, il Femminello Siracusano o l'Interdonato. Le differenti varietà di limone si diversificano sicuramente per la forma della pianta, per il gusto del frutto, ma soprattutto per il periodo di fioritura. Ogni famiglia di limone ha una sua periodicità. La prima fioritura si verifica da marzo a giugno ed è quella più significativa per numero di fiori sbocciati che danno origine ai limoni invernali, chiamati così perché maturano da novembre a maggio. La fioritura successiva è quella che avviene tra la fine dell'estate e l'autunno.
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Come coltivare i limoni in giardino

Come già illustrato sopra, il limone predilige i climi temperato-caldi e non particolarmente piovosi, con temperature che vanno dai 12 ai 38 gradi centigradi. In realtà, riesce a sopportare anche temperature molto basse, fino ai -3 gradi centigradi, a patto che sia per un periodo molto breve. La pianta è molto sensibile al vento forte e persistente; se le temperature dovessero scendere al di sotto dello zero, c’è la possibilità che il limone si defogli completamente. Quando si arriva a temperature che vanno al di sotto dei 5 gradi c’è il rischio che anche il legno del fusto si possa danneggiare, così come la pianta stessa.

La pianta di limone risulta comunque molto delicata: non bisogna stare attenti solo al gelo, ma anche al caldo torrido! Se quest’ultimo dovesse persistere per giorni potrebbe compromettere la maturazione dei frutti: bisognerà di conseguenza prestare molta attenzione a trovargli una giusta collocazione nel giardino.

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Il terreno ideale

Il terreno perfetto per la coltivazione è quello morbido, drenante e con un mix mediamente denso. Il terriccio ideale per i limoni dovrà contenere sostanze nutritive e fertilizzanti adatti agli agrumi, che dovranno essere uniti a prodotti organici come il compost. La preparazione della base del substrato è fondamentale: alla base sarà costituito da un letto di ghiaia e cocci, per poter permettere il deflusso dell’acqua, mentre la restante parte del contenitore – quella più in superficie - dovrà contenere terriccio morbido e drenante.
La pianta può essere riprodotta per seme, talea oppure per margotta. Il periodo consigliato per iniziare a coltivare il limone è la primavera, in questo modo si possono evitare le avverse gelate. Tuttavia, prima di iniziare, è fondamentale preparare per tempo il terreno adatto al tipo di pianta; occorrerà quindi predisporre il terreno nel mese di gennaio per poi continuare a lavorarlo, pulirlo e concimarlo nei mesi successivi.
Per poter impiantare il limone bisognerà prima lavorare il terreno in profondità, preparare quindi le varie buche, dove poter ospitare le piante e, infine, sistemare le piantine. Queste sono di solito fruibili o in fitocelle (ovvero delle buste perforate nelle quali vengono inseriti dei semi) o in piccole piantine giovani che si trovano nelle prime fasi della loro crescita. Una volta inserite a dimora le piante, bisognerà procedere con un’abbondante irrigazione.

Durante il periodo invernale e quello autunnale, i limoni non hanno bisogno di una particolare irrigazione, situazione differente per il periodo estivo, quando la pianta avrà necessità di regolari annaffiature. I limoni possono essere raccolti quando il frutto è ancora verde, oppure quando è da poco maturo. È possibile raccogliere i frutti del limone più volte l’anno (da 5 a 10), perché una delle peculiarità e dei vantaggi di questa pianta è proprio nella produzione di frutti che avviene più volte nel corso dei 12 mesi. Dopo aver raccolto i frutti del limone, si dovrà provvedere alla concimazione della pianta utilizzando un fertilizzante organico.

come coltivare i limoni


Come potare i limoni

La potatura è fondamentale per poter ottenere buoni raccolti, soprattutto perché la pianta del limone è caratterizzata da una folta chioma, ben fitta e ramificata. Per ottenere un raccolto soddisfacente è necessario, quindi, intervenire con delle potature, avendo cura però di scegliere il giusto periodo dell’anno. Il limone può essere potato sempre, tranne quando fa particolarmente freddo (ricordiamo che il rischio di gelate è molto pericoloso per il limone, come per tutti gli altri tipi di agrumi) cercando di evitare di potare le piante se sono in piena fioritura o se c’è la presenza di piccoli frutti.

Ad oggi i cambiamenti climatici hanno portato a posticipare la potatura invernale, che di fatto è slittata nel periodo che va dal mese di aprile (specie al sud d’Italia) al mese di maggio (nelle regioni del nord). È possibile effettuare anche una potatura estiva, nel periodo compreso tra la fine giugno alla metà di settembre. Il mese di luglio è particolarmente adatto per potare poiché, con le alte temperature, la pianta comincia una fase di riposo vegetativo, in modo da evitare la dispersione delle risorse idriche dopo che i limoni hanno raggiunto la maturazione.

La potatura (qui trovi le forbici più adatte alla potatura e le cesoie idonee) deve avvenire nel modo illustrato qui di seguito: si tagliano innanzi tutto i rami rotti, quelli secchi, quelli che hanno già fiorito e quelli che sono piegati verso il basso, in modo da alleggerire la chioma.
Poi vanno eliminati i cosiddetti succhioni (ovvero gemme rimaste latenti, non sviluppate), se provengono dalla parte dei rami più grandi, se invece sono collocati nell’area periferica della chioma basterà semplicemente spuntarli. Infine, bisognerà eliminare anche i polloni, ovvero dei particolari rami che sono collocati sul tronco o sulla base, poiché tendono a svigorire la pianta andando ad incidere sulla produzione dei frutti. La potatura del limone non deve essere particolarmente aggressiva e bisogna cercare un giusto equilibrio fra la produzione del frutto e la vegetazione. Le potature più profonde ed evidenti andranno effettuate quando si verifica un attacco di parassiti da parte delle cocciniglie, oppure quando la pianta è diventata molto alta.

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Come coltivare il limone in vaso

Il limone ha una lunga produttività, come visto in precedenza, ma – allo stesso tempo - è una pianta piuttosto delicata, tuttavia è adatta per essere coltivata in vaso e in ambienti domestici. Questo ti permetterà di proteggerla in maniera più semplice ed avere la possibilità di disporre di limoni sempre freschi. Prima di cominciare, se vuoi iniziare a coltivare il limone dal seme (questo è consigliato solo a persone che hanno particolare pazienza) devi disporre di alcuni strumenti indispensabili e seguire alcune procedure. In particolare, occorrerà avere un vaso che abbia almeno 30 cm di diametro e del terriccio per poter ricoprire il seme di terra. Bisogna tener presente che il vaso va annaffiato sistematicamente, in modo che il seme germogli; il periodo della germinazione può andare dalle 4 alle 6 settimane in base alla temperatura esterna. Dal momento che la pianta germoglia, bisogna concimare il terreno utilizzando un fertilizzante organico, operazione che è consigliabile ripetere ogni 15 giorni. Quando la pianta cresce, bisogna continuare con irrigazioni regolari e fare attenzione che non si formino nel sottovaso ristagni d’acqua, particolarmente dannosi per le radici. Bisogna poi effettuare un rinvaso quando la pianta raggiunge almeno i 15-20 centimetri.

breve guida per coltivare i limoni in vaso

Gli strumenti fondamentali da avere sono:

  • Limoni biologici che contengono i semi germinati
  • 1 vaso di 30x30 cm di diametro con appositi fori di drenaggio in modo da far defluire l’acqua e un vassoio per l’acqua
  • 1 vaso per la piantina
  • Il terriccio che dovrebbe essere fertile e contenere elementi come il compost
  • Un posto soleggiato o in alternativa una lampada da coltivazione
  • Fertilizzante organico
  • Una paletta da giardiniere
  • Uno spray riempito di acqua distillata
  • Elastico
  • Matita
  • Forchetta e cucchiaio


Bisogna, in primis, assicurarsi che il terreno sia umido, altrimenti bisognerà inumidirlo con l’acqua distillata, che è priva di sostanze chimiche. A questo punto, occorre sistemare del terriccio all’interno del vaso, rimuovere i semi dal limone (ne basterà prenderne uno con il cucchiaio rimuovendo la polpa dal seme con un tovagliolo) e piantarlo quando è umido (per farlo germogliare più velocemente). Basterà scavare una piccola buca nel terriccio del vaso ed inserire il seme all’interno, ricoprirlo con altra terra e avere la cura di tenerlo sempre umido.
La pianta andrà ricoperta con un involucro di plastica trasparente legata con un elastico intorno al vaso in modo da creare un ambiente caldo per stimolare la crescita della pianta. È importante creare dei fori sull’involucro in modo da far respirare la pianta, andrà benissimo farli con una matita. La pianta andrà posizionata in un posto caldo e soleggiato e – all’incirca una volta al giorno - andrà controllato il livello di umidità del terreno, accertandosi che non sia troppo bagnato per evitare la nascita di muffe o funghi.


Dopo due settimane i semi cominceranno a germogliare, sarà quindi possibile rimuovere la plastica dalla piantina, che a questo punto avrà bisogno all’incirca di otto ore di luce al giorno ed essere alimentata con il fertilizzante organico; la pianta andrà nutrita fino a quando non sarà troppo grande e in questo caso bisognerà cambiare il vaso. Se vuoi invece realizzare una talea, dovrai prendere un rametto non fiorito di 7-10 centimetri di lunghezza, tagliarlo in modo angolare e collocarlo all’interno del terriccio. Per quanto riguarda invece la margotta, si effettuerà l’intaglio della corteggia del ramo, che va poi richiusa all’interno di un tessuto di plastica a palloncino, per poi andare a tagliare il ramo all’apparizione delle radici.

Uno dei fattori che bisogna tenere in considerazione è la giusta esposizione della pianta del limone, ma - grazie alla coltivazione in vaso - è possibile spostare la pianta in base sia alle sue esigenze che alla stagione.
Nel periodo invernale è opportuno sistemare la pianta di limoni in zone con più sole e con una maggiore luminosità, in modo da evitare l’esposizione con temperature particolarmente fredde. Quando queste temperature si irrigidiscono ulteriormente è opportuno utilizzare delle protezioni, la più utilizzata è quella che prevede l’utilizzo di un telo in tessuto non tessuto. Se, invece, le temperature subiscono delle grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte - e se la pianta è ancora giovane - è consigliabile spostare il vaso o in un luogo chiuso o all’interno della coltivazione. Il vaso è opportuno collocarlo in posti dove c’è particolare luce, almeno 5-6 ore di luce diretta, avendo particolare attenzione durante i mesi estivi, soprattutto nelle ore più calde della giornata, di collocare il vaso in un posto riparato. È consigliabile comunque inserire uno strato di perlite sul fondo del vaso.

Uno dei vantaggi della coltivazione in vaso è la possibilità di spostare all'occorrenza la pianta e metterla in qualsiasi posto, in base alle caratteristiche della stagione e in base alle necessità della pianta stessa. Nel periodo più freddo è raccomandabile sistemare il vaso in una zona molto soleggiata e luminosa in modo da garantire alla pianta la giusta temperatura. Per proteggere ulteriormente le piante è fondamentale utilizzare delle protezioni; generalmente è sufficiente acquistare un telo di tessuto non tessuto, avvolgere la pianta delicatamente - facendo più giri intorno ad essa - e fissare il telo con un elastico. In questo modo la pianta sarà protetta dal gelo.

coltivare i limoni con tutte le principali tecniche


Limoni in idroponica: ecco come coltivarli

I limoni coltivati idroponicamente risiedono in un substrato adatto, naturalmente diverso dal terriccio generalmente utilizzato nella coltivazione tradizionale. Vengono irrigati e alimentati grazie a una soluzione nutritiva, che consente di risparmiare spazio, conservare l’acqua e le sostanze nutritive e proteggere le piante dalle malattie generalmente trasmesse dal suolo. Nella coltivazione idroponica le piante di limone cresceranno più piccole, ma i frutti che ne deriveranno saranno saporiti come quelli coltivati con metodi tradizionali in suolo.

Come visto per la coltura in terra, anche i limoni coltivati in idroponica hanno bisogno di una significativa esposizione sia alla luce che al calore. Quando le temperature si abbassano con possibilità di gelate è consigliabile utilizzare una lampada LED all’interno e posizionarla vicino ad una finestra per integrare la quantità di luce e fornire il giusto calore. Se vuoi cominciare a coltivare dal seme, per avere i primi risultati occorrerà attendere dai 3 ai 5 anni, altrimenti è consigliabile prendere una piccola piantina già avviata. Per ottenere risultati migliori è consigliabile disporre di un contenitore da 20 litri, riempito con gusci di riso, perlite o vermiculite, con annessi tubi per poter agevolare il drenaggio e il ricambio della soluzione nutritiva. È consigliabile inserire un sistema di irrigazione a goccia con almeno 3 emettitori per ogni albero di agrumi piantati.

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