Se avete intenzione di avviare una coltivazione in serra, per avere ortaggi e fiori sempre disponibili, o per portare avanti una o più colture a livello professionale, ecco una guida semplice, breve e pratica ma esaustiva per capire cosa occorre predisporre e prevedere, le soluzioni disponibili ad oggi sul mercato, i passi da evitare e i fattori da considerare nella scelta e nella pianificazione di una serra.
Creare e gestire una serra rappresenta un’occasione unica, divertente e produttiva per poter continuare a praticare l’attività di giardinaggio e la coltivazione dell’orto anche durante l’inverno, periodo in cui – in assenza di adeguate coperture e strutture – la maggior parte delle piante morirebbe.
Inoltre, la coltivazione in serra consente anche di anticipare la fioritura di diverse piante fuori stagione e di avere, quindi, disponibili dei prodotti alimentari, che - altrimenti - non si potrebbero avere, se non importandoli da altri Paesi. E, quindi, via libera alla coltivazione di pomodori, zafferano, zucchine, peperoni e peperoncini e - più in generale - tutte le piante del vostro orto.
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La prima cosa da considerare – nel momento in cui iniziate a predisporre la realizzazione di una serra – è l’entità dello spazio di cui avrete bisogno per coltivare le vostre piante preferite.
Occorre ricordare che quello della serra è un investimento sul lungo periodo, che richiede una particolare progettazione e pianificazione nel tempo: anche nella scelta delle tipologie di piante dovrete considerare lo spazio che occuperanno crescendo e prevedere solo quelle piante che cresceranno bene nello spazio a disposizione.
La buona notizia è che esistono tantissimi kit per serra, per poter accontentare tutte le necessità e tutte le disponibilità di spesa: anche con piccoli spazi e budget contenuti è possibile realizzare e utilizzare delle strutture ad hoc e avviare così una coltivazione in grado di dare soddisfazione. Una delle tante opportunità offerte dalla serra è la possibilità di crearla avvalendosi anche di una struttura pre-esistente o di un edificio in uso, come – ad esempio - la vostra stessa casa, un garage, un box, un prefabbricato o un magazzino. In sostanza, non è necessario costruire una struttura che abbia tutti e quattro i lati, perché basta utilizzare un qualsiasi edificio indipendente e costruirne solo due o tre, creando così una serra più leggera, ma ugualmente stabile. In questi casi, però, la luce solare diretta arriverà solo su due o tre lati.
Se, invece, non si dispone di una struttura sulla quale poter costruire, occorrerà creare una serra indipendente, di tipo tradizionale. Uno dei vantaggi offerti da queste strutture è la possibilità di coltivare più tipologie di piante grazie alla presenza di una maggiore quantità di luce. Per creare una serra professionale, si dovrà optare necessariamente per una serra indipendente, in modo da ottimizzare tutti gli spazi e creare le migliori condizioni possibili.
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Il telaio e la copertura della serra
Il telaio delle serre – specie se a uso professionale - è generalmente realizzato in acciaio, mentre la copertura che chiude e definisce l’intera struttura può essere in vetro (spesso trattato in modo tale da evitare la dispersione di calore) oppure in plastica rigida e resistente (normalmente viene utilizzato il PVC), il policarbonato o particolare resine, usate soprattutto per la realizzazione di serre a tunnel.
Una delle domande più frequenti – al momento di far progettare e realizzare una serra – riguarda la proprio la tipologia e i materiali della copertura. Questa, infatti, è estremamente importante, perché dovrà garantire il passaggio della luce e del calore dall’esterno verso l’interno e per questo – in linea generale – la migliore soluzione è il vetro. D’altro canto, questo è anche il materiale più costoso.
I teli in plastica, invece, rappresentano un giusto compromesso tra l’efficienza e il costo, anche se – rispetto al vetro – tenderà naturalmente a deteriorarsi facilmente. In alternativa, si può optare per i pannelli in policarbonato, che trasmettono bene la luce e il calore e – rispetto ai teli – sono decisamente più resistenti e duraturi.

Dove creare una serra? La scelta del posto
La selezione del luogo in cui realizzare la vostra serra per le coltivazioni al chiuso è uno dei passi fondamentali, perché dal posto scelto dipenderà l’esposizione e la luce, ma anche l'accesso all'elettricità e all'acqua, due elementi fondamentali per poter alimentare la vostra serra e far crescere bene e in salute le vostre coltivazioni. Da evitare un luogo vicino alle conifere, che faranno ombra alla serra durante i mesi invernali.
Altro aspetto è la pendenza del terreno di base in cui andrete a realizzare la vostra serra: l’ideale è un suolo pianeggiante, in modo da rendere più semplice, veloce e priva di inconvenienti la realizzazione della struttura. Un terreno pianeggiante, poi, facilita il processo di drenaggio del substrato.
Le attrezzature necessarie
Oltre al telaio della serra, ci sono molti attrezzi e accessori che vi occorreranno per poter mantenere in salute le vostre piante coltivate al chiuso. A seconda dello spazio a disposizione e dall’entità dell’impegno che prevedete di dedicare alla vostra serra, potrete aggiungere delle pratiche scaffalature per riporre gli accessori, ma potrete inserire anche delle prese d'aria automatiche, un sistema di nebulizzazione, un ventilatore, un portautensili e una panca per sistemare i vasi.
Tutti questi accessori devono essere tenuti puliti e ordinati, in modo da evitare malattie e fastidiosi parassiti che potrebbero compromettere il vostro raccolto.
Coltivazione in serra: tipologie di serre esistenti
Oggi esistono varie tipologie di serre, che variano a seconda dell’uso, della struttura, della temperatura interna e – soprattutto - in base all’obiettivo da raggiungere, ovvero la destinazione d’uso. Le serre più comuni – quelle con cui si identifica solitamente questo tipo di struttura – sono quelle destinate alla coltivazione degli ortaggi al chiuso. Esistono poi quelle da essiccazione, ovvero delle strutture particolari dotate di impianti interni di riscaldamento, destinate all’essiccazione dei frutti dell’orto.
C’è poi la serra adibita alla propagazione, ovvero quelle strutture che facilitano la crescita dell’apparato radicale delle piante da fiore e da frutto. E, poi, esistono le serre per la forzatura, ovvero quelle utilizzate semplicemente per la crescita di piante e fiori. Esiste, infine, il mondo delle serre idroponiche, che – oltre ad un’apposita struttura - prevede in più solo un corretto dosaggio dei principi nutritivi forniti attraverso un sistema di irrigazione.
Naturalmente, una delle differenze fondamentali delle serre è la temperatura interna; per questo ci sono le serre fredde, quelle temperate e le riscaldate. Le prime sono prive di impianti di riscaldamento, perché le piante presenti all’interno hanno solo bisogno della luce solare. Le serre temperate hanno una temperatura controllata che – durante la notte – oscilla tra i 10 e i 14 gradi. Quelle, invece, riscaldate hanno una temperatura notturna più alta, che va dai 16 ai 20 gradi centigradi.
Oltre a queste classificazioni, le serre possono essere divise in due grandi tipologie in base alla struttura: la serra a tunnel, quella più comoda, pratica e facile da installare (anche su piccole superfici), di forma circolare o ellittica, con rivestimento di plastica, usata per la coltivazione degli ortaggi e dei fiori. Esiste poi la serra a falda, che è caratterizzata da una struttura più ampia e robusta ed è a uso tendenzialmente professionale per la coltivazione di fiori, ortaggi e piante di vario genere, incluse quelle grasse che necessitano di tanto calore. Può essere a mono falda o doppia falda ed è possibile montarvi sopra anche dei pannelli fotovoltaici.
Dalle varie classificazioni esistenti, è possibile capire come la principale caratteristica e funzione di una serra – indipendentemente dalla tipologia specifica – sia quella di mantenere una temperatura particolare e - per garantire questo - è fondamentale che abbia una struttura adeguata, un buon rivestimento e un ottimo isolamento termico, un corretto ricircolo dell’aria oltre - naturalmente – a un impianto di aerazione, ove necessario e richiesto.

L’irrigazione nella serra
Qualunque sia il metodo di irrigazione adottato per alimentare una serra, è raccomandabile fornire alla struttura un sistema di raccolta dell’acqua piovana, in modo da poter riutilizzare parte dell’acqua evitando inutili sprechi.
Come per la struttura, anche per l’irrigazione esistono varie soluzioni; tra le più frequentemente utilizzate troviamo il sistema di irrigazione a goccia, che consente un enorme risparmio d’acqua, l’irrigazione aerea, dove l’acqua viene spruzzata ad una certa distanza, regolandola in base alle necessità specifiche e, infine, la subirrigazione, dove la soluzione viene erogata dal basso, bagnando solo le radici che si trovano in uno strato di sabbia.
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Temperatura e umidità
La temperatura – e naturalmente la climatizzazione - è un fattore estremamente importante per poter coltivare correttamente all’interno di una serra, dove a fare la differenza sono proprio le temperature diurne e notturne, la luce e i livelli di umidità. Nelle serre temperate e calde, mantenere la giusta temperatura è fondamentale per poter tenere in salute le piante coltivate e farle crescere correttamente. Per questo, occorre necessariamente prevedere un impianto di aria calda e fredda – collegato ad un termostato per il controllo costante della temperatura interna – in modo da garantire alle piante il loro habitat ideale in qualsiasi stagione dell’anno. In inverno, servirà a riscaldare l’ambiente, mentre in estate occorrerà raffreddarlo e prevedere, quindi, un sistema di ventilazione in modo da garantire sempre le condizioni ideali.
Oltre alle temperature, è fondamentale controllare anche i livelli di umidità, che naturalmente varieranno a seconda delle tipologie di piante coltivate in serra. Ad esempio – per le normali piante da orto – il livello di umidità dovrà essere del 50%. Per controllare i valori dell’umidità è fondamentale usare un igrometro o uno termometro specifico, che possa misurare sia le temperature che i livelli di umidità dell’aria.
L’illuminazione
Un altro aspetto fondamentale per la vita e la salute delle piante in serra è la luce. Scegliere un punto particolarmente soleggiato è sicuramente una soluzione vincente, ma – nei periodi più freddi dell’anno e anche in particolari condizioni – le piante necessitano di un’illuminazione ulteriore; per questo è fondamentale prevedere un sistema di illuminazione con lampade e riflettori appositi (questi ultimi servono per propagare la luce senza dover acquistare ulteriori lampade e risparmiare così anche sul consumo energetico complessivo), sistemati nel modo appropriato all’interno dello spazio a disposizione, in modo da fornire alle piante la giusta quantità di luce.
Coltivazione in serra: le tecniche
Per coltivare piante e fiori all’interno di una serra è fondamentale organizzare al meglio lo spazio a disposizione suddividendo l’area e creando delle singole micro zone dedicate alle differenti varietà di colture, in modo da sistemare le piante in modo ordinato e strategico.
Oltre alla normale coltivazione in terra, le piante possono essere coltivate naturalmente anche con i sistemi idroponici fuori suolo, utilizzando substrati composti – ad esempio –argilla espansa o altri materiali porosi e soluzioni nutritive, che vengono erogate con l’acqua di irrigazione. Le serre idroponiche sono più efficienti di quelle tradizionali, sono meno soggette ad attacchi di parassiti e sono più semplici da gestire, perché si ha un maggior controllo sui processi di crescita delle piante.

Soluzioni e tecnologie indoor per la coltivazione in serra: attrezzature Indispensabili
Tra le attrezzature indispensabili per poter avviare una coltivazione idroponica in serra, che sia professionale, e in grado di garantire i risultati sperati e pianificati all’inizio del progetto, sono necessari i seguenti componenti:
- Illuminazione 400watt MH con riflettori cooltube
- Vassoi drenanti e supporti bancali
- Vasi
- Substrati
- Centralina di Controllo temperatura e Umidità (valori ideali temperatura di 25°C e umidità = 65%)
- Estrattori
- Accessori Aria (tubi flessibili, raccordi, clips etc.)
- Ventilatori
- Umidificatori Industriali
- Cisterne
- Trattamento acqua tramite impianto a osmosi e banco di fertirrigazione con controllo pH e conducibilità
- Sistema di irrigazione a circuito chiuso
La proposta di Idroponica.it prevede l’acquisto di una soluzione completa chiavi in mano, che include tutta l’attrezzatura necessaria per poter avviare una coltivazione in modo corretto, ma anche tutti i materiali e gli accessori per poter completare, automatizzare e rendere tutto il sistema 100% efficiente e produttivo.
Per capire – a livello orientativo – quando costa allestire e avviare una coltivazione in serra, occorre preventivare una potenza di 450 watt all’ora per 18 ore al giorno, tutti i giorni, per una spesa che si aggira intorno ai 370 euro al metro quadrato (il budget di spesa può variare in base alle particolari condizioni climatiche della serra). Ricordate sempre che l’area effettivamente coltivabile è circa il 40% della superficie totale a disposizione, pertanto - se avete una serra o un ambiente chiuso da 100 mq - dovete considerare che la superficie coltivabile è di 40 metri quadrati.
Naturalmente, si tratta di stime di spesa orientative: per elaborare un preventivo attendibile e minuzioso, è opportuno effettuare una progettazione precisa attraverso la disposizione degli spazi, degli impianti di areazione, idraulici ed elettrici, etc, in modo da poter valutare una stima dei costi reali e dei consumi. Per avere un quadro più nitido, è necessaria una planimetria sulla quale elaborare un progetto grafico e cui segue un capitolato tecnico. Poiché il lavoro richiede una serie di competenze tecniche e risorse specifiche, il costo di progettazione è di 2,50 € al Mq, che – tuttavia – verrà restituito qualora si scelga di proseguire con il progetto acquistando il materiale necessario.