Come coltivare le fragole: in vaso, in verticale e indoor

Come Coltivare le Fragole: La Guida Completa e Definitiva

 Coltivare le fragole è un desiderio di molti: la dolcezza di questi piccoli frutti e l'intensità del loro colore rosso sono un'attrattiva unica. Le fragole, infatti, impreziosiscono tantissime tipologie di piatti, possono essere mangiate anche da sole, ma aiutano anche a decorare gli spazi esterni, dando colore e allegria a balconi, terrazzi, cortili e giardini. In questa guida dedicata alla coltivazione delle fragole potrai trovare tutte le informazioni che ti occorrono per poter avviare una coltura casalinga di piccole dimensioni o anche una grande coltivazione in serra o da sistemare in uno spazio aperto.

Come coltivare le fragole

Rosse, succose e dolcissime, le fragole sono il frutto per eccellenza in tutto il mondo, non solo per il colore acceso e intenso e la bontà, ma anche per la loro grande versatilità in cucina. Ideali per farcire e impreziosire dolci, gelati, creme e yogurt, le fragole possono essere utilizzate anche in abbinamento a molti piatti salati, ma sono perfette anche da sole o con un velo di zucchero che ne stempera l’acidità. Occorre sapere che le fragole acquistate al supermercato tendono a formare una patina esterna, spessa e resistente, e ad avere una consistenza via via sempre più granulosa. Questo avviene perché lo zucchero contenuto naturalmente in questi frutti – nel momento in cui viene staccato dalla pianta – inizia a convertirsi in amido e a modificare così la consistenza delle fragole. La buona notizia è che - per poter assaporare fragole autentiche, dal sapore fresco e naturale – basta provare a coltivarle in casa (anche in vaso o con le tecniche idroponiche) oppure all’aperto, perché si tratta di una pianta relativamente facile da gestire.

Prima di cimentarci nella coltivazione delle fragole, però, occorre sapere che esistono tre tipi di varietà disponibili, ognuna delle quali presenta delle caratteristiche specifiche, da conoscere necessariamente per poter scegliere il tipo (o eventualmente i tipi) da coltivare in base alle preferenze e all’ambiente in cui verranno piantate. La prima tipologia è quella delle fragole unifere, che si distinguono per il loro raccolto abbondante ma molto limitato nel tempo, per questo chiamate anche brevidiurne o non rifiorenti: fruttificano solo per 2/3 settimane durante la stagione primaverile (generalmente tra maggio e giugno) e si distinguono per il loro sapore molto dolce e la polpa soda e succosa. Solo se il clima è favorevole, le fragole unifere potrebbero rifiorire una seconda volta e offrire un secondo raccolto a poca distanza dal primo. Esiste poi la tipologia delle rifiorenti, che si caratterizzano per la loro fioritura prolungata nel tempo (riescono ad arrivare fino alle prime gelate dell’autunno e - se riparate correttamente dal freddo - riescono a fruttificare fino all’inizio dell’inverno), ma scarsa come quantità e per questo sono chiamate anche bifere o longidiurne. A questa tipologia di fragole appartengono quelle “rampicanti”. Il terzo tipo è quello delle fragole foto-indifferenti (day-neutral), che crescono, si sviluppano e fioriscono indipendentemente dalla quantità di luce presente, l’importante è che la temperatura sia mite. Questa tipologia di pianta fiorisce soprattutto nel mese di luglio, agosto e settembre per fruttificare in autunno.

Come piantare le fragole

Il primo passo importante da affrontare è l’acquisto della pianta: è fondamentale comprare piante resistenti, possibilmente di una varietà che ben si adatta al luogo e al clima in cui vivete, facendovi consigliare dal vostro vivaio di fiducia. Dovrete essere pronti a piantare non appena arriverà la primavera, quando il terreno – superate le ondate e i periodi di gelo – sarà nella condizione ideale per essere lavorato. Per prima cosa, preparate dei buchi all’interno del terreno, in modo da poter ospitare l’intero apparato radicale senza piegarlo, ma accertatevi che la pianta non venga inserita troppo in profondità: le radici devono essere coperte, ma la corona deve trovarsi in corrispondenza della superficie del suolo. Accertatevi di distanziare bene le piante le une dalle altre: lasciate all’incirca 50 centimetri di spazio tra una pianta e l’altra della stessa fila e circa 1,20 centimetri tra una fila e l’altra.

Il terreno ideale per coltivare le fragole

Il pH ideale del terreno in cui andrete a coltivare le fragole dovrebbe essere compreso tra 5,5 e 6,2. Misuratelo correttamente e se necessario, correggetelo preventivamente. Le piante di fragole possono essere coltivate su vari tipi di terreni, ma – se avete la possibilità di scegliere – ricordatevi che preferiscono il terriccio o l’argilla sabbiosa ben drenata. Uno dei trucchi più efficaci per avere fragole abbondanti e succose è iniziare a lavorare il terreno un paio di mesi prima di piantare, mescolando al terriccio del concime, per renderlo attivo e fertile. Ricordatevi che le piante di fragole hanno bisogno di un terreno ben drenato e per ottenere un risultato ideale la soluzione raccomandata è creare una coltura su letti rialzati da terra. Per ottenere il massimo risultato è opportuno evitare di piantare le fragole nello stesso terreno in cui sono state recentemente coltivate altre fragole, pomodori, peperoni o melanzane. La rotazione delle colture è la soluzione ideale, sia per evitare il diffondersi di alcune malattie, sia per evitare che il terreno perda le sue sostanze nutritive e, quindi, la sua fertilità. Il consiglio è di prevedere ogni anno nuove piante per poter mantenere alta la qualità dei frutti che si avranno.

Le ore di luce per le piante di fragole

Le piante di fragole hanno bisogno di circa 6-10 ore al giorno di luce solare diretta, quindi – nella scelta del luogo in cui coltiverete queste piante – tenete in grande considerazione questo aspetto, perché sarà uno degli elementi fondamentali per la buona riuscita del vostro raccolto di fragole. Per semplificare, quindi, il punto ideale per collocare le vostre piante è quello che riceve la luce solare diretta per metà della giornata, lasciandole all’ombra per l’altra metà.

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Come coltivare le fragole: il segreto per avere ottimi frutti

Volete conoscere il segreto per avere degli ottimi raccolti di fragole? Sacrificate il primo! Nel corso del primo anno di coltivazione, dovrete togliete sistematicamente tutti i fiori: sembrerà un’assurdità, ma - impedendo alle piante di fruttificare – le fortificherete e le spingerete a sviluppare radici più forti e sane (perché convoglieranno le loro energie al rafforzamento della struttura) e l’anno successivo avrete un rendimento superiore. I livelli di umidità – proprio come la quantità di luce - sono estremamente importanti per la salute e la produzione di fragole.

Queste piante hanno bisogno di molta acqua durante la fase vegetativa, durante lo sviluppo dei primi fiori e poi di nuovo quando saranno belle grandi con frutti maturi. Un altro trucco per avere un ottimo raccolto è mantenere le piante pulite, soprattutto durante i primi mesi. Una volta terminata la fase di crescita, potete rimuovere le erbacce che sono ricresciute nel frattempo e coprire con una pacciamatura spessa almeno quattro centimetri per proteggerle durante la stagione fredda e ripararle così dalle gelate dell’inverno, ma anche dagli eventuali attacchi degli uccelli. Sarà possibile rimuovere le coperture alla fine dell’inverno, quando l’aria mite le renderà ormai inutili.

Come coltivare le fragole in vaso

Coltivare le fragole in vaso – da sistemare sul balcone o sul terrazzo – è un’operazione tutt’altro che difficile, non richiede particolari competenze e neanche tante accortezze. L’importante è seguire alcuni punti chiave fondamentali. Il momento dell’anno ideale per coltivare le fragole è sicuramente quello più mite, la stagione primaverile, anche se questo dipende molto dal cultivar che si sceglie, perché alcune varietà potrebbero aver bisogno di temperature diverse.

Ma di cosa ha bisogno una pianta di fragole coltivata in vaso?

Essenzialmente di luce e sole e di un terreno sabbioso, ricco di limo e sostanze organiche. Una volta appurati questi fattori fondamentali, basterà comprare dei vasi 30 x 30 cm e relativi sottovasi, del terriccio universale a base di perlite e compost e naturalmente delle piantine di fragole della varietà che preferite. Procurati tutti gli ingredienti, basterà seguire questa procedura che illustriamo passo dopo passo. Versate del terriccio sul fondo dei vasi che avete acquistato, sistemate con delicatezza il blocco di terra e radici della piantina, compattate delicatamente il terreno per farlo aderire al panetto di terra e versate altro terriccio per coprire bene le radici e dare sostegno alla pianta. A questo punto collocate tutti i vasi che avete preparato in una zona del balcone o del terrazzo in cui la pianta riceva luce e sole per mezza giornata. Irrigate con acqua la mattina presto (o eventualmente la sera tardi, ma ricordate che si tratta di una seconda scelta non proprio ottimale perché irrigando la mattina si garantisce una corretta evaporazione dell’acqua e un giusto livello di umidità) evitando di esagerare con le quantità, per scongiurare pericolosi ristagni che farebbero marcire le radici. Durante la stagione fredda, proprio come raccomandato per tutte le altre tipologie di piante e come già visto anche per la coltivazione in terra, è opportuno coprirle e ripararle da freddo ed eventuali gelate. Per farlo, basterà avvolgerle con uno o più teli (a seconda delle temperature) di tessuto-non tessuto, che garantisce anche la giusta aerazione della pianta. In alternativa, coprite il terreno dei vasi con della pacciamatura, in modo da preservare la temperatura. In linea generale, è bene sapere che le piante di fragole – se coltivate all’interno di vasi capienti e se ricevono le cure minime di cui hanno bisogno - riescono a produrre per diversi anni consecutivi durante i quali – grazie alla nascita di stoloni – producono altre piante, che potranno essere distaccate dalla pianta originaria e piantate in un altro contenitore.

Come coltivare le fragole in verticale

Coltivare le fragole in verticale è un’ottima soluzione per risparmiare spazio (che spesso non si ha) creando contemporaneamente delle composizioni decorative molto gradevoli da vedere, in grado di impreziosire alcuni punti della casa o di un piccolo cortile, grazie alla cascata di fragole che si crea al momento della maturazione. Questo è un eccellente sistema per ottimizzare spazi, risorse, energie e per ottenere allo stesso tempo ottimi risultati in termini di produzione. Ma c’è di più, perché avviare una coltivazione di fragole in verticale significa anche evitare tutte quelle criticità connesse con una coltivazione tradizionale, come muffe, funghi e aggressione da parte di insetti, la cui presenza è generalmente legata al terreno. Per coltivare le fragole verticalmente è consigliabile sistemare le piantine all’interno di un grande tubo di plastica, come quelli usati negli impianti idraulici. Acquistate un tubo con diametro di circa 50 cm, create con il trapano dei fori del diametro di 7 cm, poi inserite all’interno del tubo grande un tubo più piccolo traforato e sistematelo al centro della conduttura più grande. Il condotto più piccolo inserito all’interno servirà per irrigare le piantine. Una volta preparata la struttura, create un composto formato da 1/3 di terra, 1/3 di terriccio acido e 1/3 di sabbia e inseritelo all’interno del tubo creando degli strati e sistemando mano a mano le piantine in modo omogeneo. Dai buchi praticati lungo il condotto spunteranno prima i fiori e poi i frutti.

Consulta anche la guida dedicata al verde verticale!

Malattie e parassiti delle fragole

Senza gli accorgimenti e le cure necessarie, le piante di fragole possono essere attaccate da malattie che potrebbero mettere a repentaglio la crescita e la produzione di frutti. Per impedire che questo accada è fondamentale seguire una tecnica tanto antica quanto efficace: osservare attentamente e frequentemente le piante per capire in tempo se c'è qualcosa che non va e correre cosi ai ripari. Le piante possono sviluppare diversi tipi di malattie, in base alla carenza di azoto, potassio o ferro, ma possono anche essere attaccate da funghi o batteri, come - ad esempio - quelli che aggrediscono la corona della pianta causandone la necrosi, ma anche l'antractosi del colletto (ovvero un fungo che si sviluppa con l'umidità e le alte temperature e si manifesta attraverso macchie scure e tendenti al giallo sulle foglie della pianta). Ricordiamo, poi, la malattia del cuore rosso, provocata da un fungo che attacca la pianta provocandole l’essiccamento progressivo e quindi il deterioramento, la botrite, una muffa grigia che si sviluppa soprattutto nelle zone poco ventilate ed eccessivamente irrigate, che attacca la pianta annientandola lentamente; c’è poi la vaiolatura, che si manifesta con macchie rosse che ricoprono le foglie della pianta (proprio come fosse un attacco di vaiolo) e l’oidio, un fungo parassita che ricopre le piante di muffa. Esistono poi i parassiti di tipo animale, che attaccano frequentemente le piante di fragole; tra quelli più comuni menzioniamo gli afidi, il ragnetto rosso, i nematodi e i tripidi e la sputacchina.

Per evitare queste problematiche - o se queste malattie sono già visibili - è fondamentale seguire alcune importanti accortezze: - assicurarsi che le temperature dell’ambiente in cui si trovano le piante non scendano troppo (non al di sotto dei 20 gradi); - evitare di irrigare eccessivamente inzuppando il terreno; il consiglio quindi è di innaffiare frequentemente, ma con quantità di acqua contenute, se il terreno fosse già troppo umido, diradate le irrigazioni; - se le piante di fragole si trovano in una serra, raccomandiamo di areare periodicamente i locali, togliendo le coperture nelle ore più calde della giornata; - lasciate uno spazio adeguato tra una piantina e l’altra; - non eccedere con la quantità di fertilizzanti a base di azoto; Se invece il problema ha già colpito le piante, occorre trattarle con un fungicida da irrorare direttamente sulle radici delle piante una volta a settimana, per alcune settimane, fino a quando non si vedranno miglioramenti.

Carenza di azoto nelle fragole

La carenza di azoto nella pianta di fragola si manifesta con una colorazione particolare e non abituale delle foglie. Le foglie più piccole si coloreranno di un giallo accesso, mentre quelle più grandi tenderanno ad una colorazione rosso scuro o arancio. Ad essere colpite per prime saranno le foglie più mature e datate, successivamente verranno attaccate anche quelle più giovani. Alla colorazione anomala si accompagna anche un essiccamento progressivo delle foglie, che dai bordi inizieranno a seccarsi anche al centro. Per evitare questa problematica, è opportuno assicurarsi che l’azoto sia presente in dosi sufficienti prima di piantare le fragole, in modo da evitare brutte sorprese in seguito. Il consiglio è di trattare il terreno con un concime granulare a lento rilascio, mescolando al terriccio della torba e della perlite, in seguito – durante il periodo della maturazione e della fioritura – occorrerà integrare e fertilizzare anche con fosforo e potassio.

Scarsità di potassio

Il potassio è uno degli elementi più importanti per la crescita e per il pieno sviluppo vegetativo delle piante di fragole. È proprio questo, infatti, l’elemento che determina il colore rosso acceso dei frutti e la loro dolcezza. In linea generale, un concime ad alto contenuto di potassio aiuterà la pianta a crescere bene e i frutti ad avere un sapore zuccherino intenso. Proprio per questa ragione, nel periodo che va dalla fioritura alla piena maturazione è consigliabile aumentare le dosi di potassio, in modo da essere certi che la pianta lo assorba completamente. Ma come facciamo a capire se le quantità di potassio con cui alimentiamo la pianta sono sufficienti o meno? In caso di carenza, la pianta crescerà meno, produrrà meno fiori e – nei casi peggiori – le foglie inizieranno a colorarsi di rosso, prima solo in corrispondenza dei bordi, poi anche verso il centro. Qualora non si ponga un rimedio adeguato, la fase successiva della malattia provocherà l’essiccazione delle foglie, che tenderanno ad accartocciarsi e a cadere. In questi casi, la pianta si indebolirà anche alla radice.

Carenza di ferro

La carenza di ferro nella pianta di fragola rappresenta un’ulteriore problematica per la sua crescita e per il pieno sviluppo. Generalmente, se non riceve una quantità sufficiente di ferro (chiamata anche clorosi ferrica) tenderà prima ad ingiallirsi, partendo dalle foglie più piccole e recenti, e poi a scolorirsi progressivamente, tendendo al bianco, nei casi più avanzati della malattia. Anche se le nervature resteranno sempre di un color verde vivo. Per garantire alla pianta il corretto apporto di ferro, occorrerà accertarsi che il ph del terreno sia corretto: se – misurando il pH – vi accorgete che il valore è superiore a 7, significa che si tratta di un terreno alcalino, che occorrerà acidificare per renderlo idoneo alle esigenze della pianta. In breve, occorrerà abbassare il pH del terreno e il modo migliore è aggiungere dello zolfo, oppure del solfato di ammonio. Naturalmente è consigliabile effettuare queste misurazioni e i controlli specifici sul terreno prima di piantare le fragole, in modo da poter accogliere le piante in un ambiente già favorevole. Se invece vi accorgete di questi valori a coltivazione avviata, potete regolarlo strada facendo e correggerlo prima che sia troppo tardi.

Come eliminare i parassiti dalle piante di fragole

Per evitare che le muffe e i funghi si propaghino e provochino danni, è opportuno innanzi tutto diminuire le annaffiature e togliere le foglie già attaccate. È importante rimuovere anche le foglie che dovessero presentare soltanto anche delle piccole macchie. Quando annaffiate, fate attenzione a non bagnare anche le foglie, perché questo le rende più facilmente attaccabili. Le annaffiature effettuate durante la stagione più calda devono essere rare, perché la pianta è in riposo vegetativo e non necessita di grandi quantità di acqua.

Il raccolto delle fragole

In linea generale, è bene sapere che le fragole possono essere raccolte dopo 4-6 settimane dalla fioritura; è fondamentale staccare solo i frutti belli maturi e rossi, un’operazione che dovrebbe essere fatta ogni tre giorni circa, nell’arco di 21-22 giorni. Per conservarle, riponete le fragole in frigo per un periodo non superiore ai 4-5 giorni. Eventualmente, potete congelarle intere per un paio di mesi.

Come coltivare le fragole in idroponica

La coltivazione idroponica di piante da frutto è normalmente sconsigliata ai principianti, perché coltivare la frutta è particolarmente impegnativo dal punto di vista delle attenzioni, delle cure e degli accorgimenti necessari per mantenere in salute le piante. Per fortuna, però, le fragole rappresentano una eccezione e coltivarle con metodi idroponici in casa non è affatto difficile, a patto – naturalmente – che si seguano le accortezze e le procedure di base. Vediamo, allora, quali sono le attrezzature, le procedure e le fasi necessarie da affrontare per avviare una coltivazione idroponica di fragole e ottenere così buoni e succosi frutti.

Coltivazione idroponica delle fragole: attrezzi necessari e procedura

  • Piantine di fragole della varietà preferita
  • Miscela di nutrienti specifici per la coltivazione idroponica delle fragole
  • Vasi di plastica da 20 litri dotati di fori sul fondo (che andranno lavati con acqua e bicarbonato prima dell’uso)
  • 1 secchio capiente
  • Vermiculite
  • Flacone spray


Per prima cosa, occorre acquistare tutto l’occorrente indicato sopra. Una volta lavati e asciugati tutti i vasi forati, occorre versare della vermiculite all’interno di ogni singolo contenitore, fino a riempirne i 2/3. A questo punto, bagnate abbondantemente la vermiculite in modo da idratarla e preparare l’ambiente ideale per le piantine. Fatto questo, occorre posizionare i vasi in un luogo ben illuminato e tiepido, ad una temperatura compresa tra i 15 e i 20 gradi centigradi. Se non disponete della necessaria luce naturale, perché è inverno o perché abitate in un luogo poco illuminato, dovrete predisporre un sistema di illuminazione indoor, con lampade ad hoc, per poter garantire alle vostre piante di fragole la giusta quantità di luce.

Riempite un secchio con dell’acqua fredda di rubinetto, quindi sfilate con delicatezza le piantine dai loro vasetti, togliete tutta la terra attaccata alle radici e immergete tutto l’apparato radicale della pianta all’interno del secchio pieno d’acqua, quindi lasciatele in ammollo per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo, togliete le radici dal secchio, sciacquatele sotto l’acqua fredda corrente per accertarvi di togliere tutta la terra e scolatele. A questo punto, approfittate per togliere anche eventuali foglie danneggiate o secche, che potrebbero compromettere la riuscita della coltivazione.

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È arrivato il finalmente il momento di trasferire le piantine all’interno dei vasi per la coltivazione idroponica che avrete già riempito con la vermiculite. Durante questa operazione, accertatevi di trattare correttamente la pianta, tenendola per il colletto (ovvero il punto intermedio situato tra il fusto e le radici) e sistemate le radici nella vermiculite. Aggiungete altro substrato all’interno del vaso per coprire le radici lasciando fuori il colletto, che invece deve stare a contatto con l’aria. Fatto questo, non resta che preparare la soluzione nutritiva mescolando i nutrienti con l’acqua, secondo le istruzioni indicate sulla confezione del prodotto, e irrigare le piantine con un apposito sistema idroponico, acquistabile sul sito; tra i sistemi raccomandati segnaliamo l’Atami Wilma 4 o l’impianto Aeroflo. Le radici devono essere sempre umide e - per garantire il giusto livello di umidità - occorre monitorare tutti i giorni i livelli di acqua e soluzione nutritiva. Se necessario, aggiungete acqua affinché le radici siano sempre umide.

Ricordate che l’umidità e la temperatura sono fattori estremamente importanti per la crescita corretta e la salute della coltivazione idroponica delle fragole. Come già illustrato per la coltivazione tradizionale delle fragole, anche in quella idroponica la temperatura è uno dei fattori chiave più rilevanti e determinanti per la buona riuscita: se è troppo alta, le piante potrebbero rallentare la produzione di fiori e poi di frutti, o addirittura interromperla; se invece la temperatura scendesse troppo, le piante non crescerebbero proprio.

Altri Metodi per la Coltivazione Idroponica delle Fragole

Oltre a questo metodo illustrato sopra, è possibile coltivare le fragole in idroponica anche con la NFT, ovvero la Nutrient Film Technique – Tecnica della Pellicola Nutriente, che abbiamo già trattato nella guida dedicata alla coltivazione dei pomodori. È un sistema che viene generalmente impiegato nelle grandi coltivazioni industriali, in cui le radici delle piante si trovano sospese sopra un contenitore leggermente inclinato, il cui fondo è rivestito di una pellicola intrisa di sostanze nutritive, le quali vengono distribuite alla pianta grazie ad un flusso di acqua continuo, che irrora i nutrimenti. Sistemate le piante di fragole nel substrato, indipendentemente dal tipo di nutrimento che ricevono e dalla tipologia di suolo in cui crescono e maturano, le vostre piante di fragole devono essere piantate nel modo corretto per dare buoni frutti. Le piante di fragole hanno bisogno di un terreno ben drenato e – per ottenere i migliori risultati possibili – è opportuno optare per un mix di terriccio, che sia contemporaneamente ben drenato e ben fertilizzato.

Una buona soluzione può essere mescolare fibra di cocco e compost, in rapporto 1:1, aggiungendo un 20% di perlite per assicurare un’azione drenate più efficace. Indipendentemente dal tipo di tecnica adottata, quando piantate le vostre fragole, dovete sempre fare attenzione a non interrare la zona del colletto (il punto che unisce il fusto e le radici) che deve necessariamente restare fuori terra. Se questa parte venisse interrata, infatti, la pianta marcirebbe in poco tempo. Al contrario, se la piantina non fosse collocata nel terreno alla profondità necessaria, le radici – eccessivamente esposte e troppo vicino alla superficie – si seccherebbero rapidamente. Quando inserite le piantine nel terriccio, annaffiatele immediatamente accertandovi che il contenitore sia adatto alla coltivazione idroponica e sia, quindi, dotato di fori per drenare l’acqua in eccesso.


Per garantire alle vostre piante di fragole una cura perfetta, è opportuno attenersi alle seguenti indicazioni: - scegliete un fertilizzante idrosolubile composto dal 19% di azoto, 19% di fosforo e 19% da potassio, scioglietene 3 g per ogni litro di acqua e irrigate con questa soluzione una volta ogni tre giorni. Calcio e magnesio possono essere somministrati tramite calce viva. Nello sviluppo vegetativo, le piante di fragole inizieranno a far crescere gli stoloni (nuovi rametti che spuntano dalle gemme ascellari e danno origine a nuove piantine), anche se i tempi possono cambiare in modo sensibile a seconda del tipo di cultivar. Se il vostro obiettivo è avere piante più forti e resistenti nel tempo, il consiglio è di togliere gli stoloni nel momento in cui si formano. Se, invece, desiderate moltiplicare il numero di piantine, allora lasciate crescere gli stoloni, in modo da incentivare il processo di riproduzione.

Ma se il vostro grande desiderio è potervi gustare le fragole da voi prodotte, allora controllate periodicamente le vostre piantine e togliete delicatamente gli stoloni mano a mano che si formano. Quando vedete spuntare i primi fiori, trattate la vostra coltivazione idroponica di fragole con un fertilizzante diverso, in cui ci sia più potassio e meno azoto. Coltivare le fragole in un sistema NFT – uno dei sistemi più diffusi per questo tipo di coltivazione - prevede che le piante vengano messe – con tutto l’apparato radicale – all’interno di vasi a rete riempiti con della argilla espansa, che andrà a chiudere gli spazi del vaso, fornendo contemporaneamente un ancoraggio e un supporto alle radici della pianta. Se le piante di fragole hanno già formato dei panetti, questi possono essere direttamente inseriti all’interno dei vasi a rete, che – a loro volta – andranno inseriti nei canali del sistema NFT, dotati di appositi fori per ospitare i vasi. Naturalmente, le dimensioni del vaso a rete devono essere adeguate all’ingombro delle zolle, in modo da poterle ospitare adeguatamente. Inoltre, le piante dovrebbero stare ben ferme all’interno dei vasi e - allo stesso tempo - consentire alle radici di crescere liberamente.



Accertatevi di trasferire le piantine quando le radici non sono ancora troppo lunghe, altrimenti correte il rischio di tagliarle o rovinarle. In ogni caso, quando effettuate questa operazione, fare sempre un controllo alle radici per accertarvi del loro stato di salute, perché sono particolarmente delicate. Il sistema idroponico NFT è strutturato in modo tale che il fondo dei vasi a rete tocchi la superficie della pellicola ricca di sostanze nutritive. Questo sistema – che contribuisce a rendere umido il blocco di terra e radici - è fondamentale soprattutto per le prime settimane, quando il sistema radicale delle piante di fragole è ancora in piena fase di sviluppo. Il flusso di acqua arricchita di sostanze nutritive che passa all’interno del canale del sistema NFT, e irriga le piante, dovrebbe essere di 1-2 litri al minuto e la pompa che consente il ricircolo della soluzione nutritiva dovrebbe essere attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Inoltre, per garantire alla soluzione nutritiva la giusta aerazione è opportuno utilizzare una pompa d’aria, come quelle impiegati negli acquari, in modo da aumentare la quantità di ossigeno disponibile.

 

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