Se avete qualche metro sul retro del vostro giardino, oppure uno spazio sul terrazzo – o balcone – da poter sfruttare e adibire ad orto, con questa guida potrai potete realizzare il vostro angolo verde e produrre da soli pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, rucola, valeriana, peperoncini (qui trovi anche i concimi per peperoncini), carote e tutti gli ortaggi che desiderate.
Iniziare a coltivare un orto è un metodo naturale e utile per rilassarsi, a contatto con i colori e i profumi della natura, e - allo stesso tempo - è un utile passatempo per produrre anche qualcosa in proprio. Selezionando accuratamente le tipologie di ortaggi da curare e scegliendo quelle più adatte alle vostre esigenze e alle vostre disponibilità di tempo – una volta avviata la coltivazione - sarà possibile dedicare anche solo 2-3 ore alla settimana e avere piante rigogliose e ricche di frutti prelibati, da poter utilizzare in cucina nei modi più diversi.
Coltivando, scoprirete che alcune varietà di ortaggi offrono un ottimo rapporto tra il tempo dedicato alla loro cura e il loro rendimento in termini di frutti, mentre altre hanno un rapporto non conveniente e pertanto converrà escluderle dal vostro angolo verde. Il segreto per poter coltivare un orto senza troppi pensieri e troppa fatica, è scegliere le piante adatte, in base alle vostre esigenze, allo spazio a disposizione, all’esposizione, alla luce e ad altri fattori che affronteremo in questa guida.
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Coltivare un orto: scegliere il punto più adatto
Prima di determinare in quale punto del giardino creare il vostro orto, considerate che è sempre bene coltivare le verdure in un posto molto soleggiato, pertanto identificate il luogo ideale in cui potreste voler prendere il sole per abbronzarvi: probabilmente è lì che dovete creare la vostra striscia di terra coltivabile. Per ottenere frutti grandi e saporiti, è necessaria una grande quantità di luce e sole, pertanto evitate le aree popolate da alberi e tettoie, perché fanno ombra e impediscono la crescita.
Ricordate sempre che la maggior parte delle verdure estive richiede almeno sei-otto ore al giorno di sole diretto tutti i giorni. Se non disponete di uno spazio adeguato, opportunamente e sufficientemente soleggiato, potete optare per le verdure a foglia verde e larga, come lattuga e piselli, che riescono a crescere anche in ombra.
Oltre al sole, molte piante – come ad esempio pomodori e cetrioli – hanno bisogno anche di essere riparate dal vento. Molte qualità, infatti, - in presenza di folate di vento ripetute e improvvise - non riusciranno a crescere bene e si danneggeranno facilmente, sia a livello di radici che di foglie. Per evitare che possano subire danni, è possibile creare una recinsione per proteggerle, ad esempio con dei pannelli di legno, oppure piantando una siepe protettiva sul lato più ventoso dell’orto. Considerate sempre che una barriera proteggerà un'area grande circa cinque volte la sua altezza, quindi un ostacolo di due metri sarà in grado di proteggere uno spazio di 10 metri.
Se non avete la possibilità di adottare una di queste due soluzioni, è possibile sistemare anche delle balle di fieno accanto alle piante, in modo da ripararle dal vento in modo semplice, immediato ed efficace allo stesso tempo. Queste barriere naturali potranno essere rimosse in primavera, quando i venti freddi saranno ormai terminati (primi di maggio).
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Preparazione del terreno o area di coltivazione
Prima di iniziare a coltivare un orto, una volta identificato il punto più adatto, accertatevi – specie se si tratta di una zona del giardino da trasformare – di pulirla accuratamente, eliminando tutte le erbacce. Se volete coltivare utilizzando metodi e tecniche 100% biologiche, dovrete accertarvi che il terreno sia bello pulito: rimuovete il tappeto erboso, scavate accuratamente, rimuovete tutte le radici delle piante infestanti ed eventuali sassi.
Come per ogni giardino, anche per l’orto, uno dei fattori di successo è la qualità del suolo. La maggior parte delle verdure restituisce risultati migliori in terreni umidi e ben drenati, ricchi di materia organica, come il compost o il muschio di torba. Anche la temperatura del suolo è fondamentale per mantenere gli ortaggi sani e vigorosi. In linea generale, per avere un’idea orientativa, è bene sapere che le verdure estive hanno bisogno di una temperatura del terreno che oscilla tra i 15 e i 35 gradi °C e - per monitorarla - è possibile utilizzare dei termometri ad hoc.
Facciamo qualche esempio
Il terreno destinato alla coltivazione dei pomodori dovrebbe avere una temperatura compresa tra i 16 e i 35 gradi °C, i peperoni tra i 18 e i 35 gradi °C, le melanzane tra i 20 e i 35 gradi °C, mentre il carciofo desidera una temperatura del terreno compresa tra i 20 e i 35 gradi °C.
Tra i fattori determinanti per la buona riuscita del vostro orto c’è il valore del Ph del suolo, che deve stare tra 6 e 7. Inoltre, occorre sapere che – in un terreno da coltivazione – le sostanze nutritive necessarie alla crescita delle piante devono trovarsi nei primi 20-25 centimetri di profondità dalla superficie, nel punto in cui si svilupperanno le radici, che dovranno trovare uno strato di terra morbido, ricco di sostanze nutritive e in grado di trattenere la giusta quantità di acqua.
Se il vostro terreno è troppo sabbioso, l’acqua scorrerà via facilmente obbligandovi ad irrigare più abbondantemente e frequentemente; per evitare che questo problema si verifichi, è fondamentale aggiungere uno strato di materiale argilloso per renderlo idoneo ed evitare lo spreco d’acqua.
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Se, al contrario, il vostro terreno presenta il problema opposto e trattiene troppa acqua, risultando, quindi, troppo argilloso, basterà diluirlo e mescolarlo con della sabbia, in modo da asciugarlo. L’aggiunta di compost contribuirà anche ad aumentarne l’ossigenazione e dare così risultati ancora migliori. Una volta terminato il lavoro di rimozione delle piante infestanti e di controllo della qualità del terreno, potete procedere con la fase successiva e più interessante: sistemare nel suolo le piantine che avete scelto per popolare il vostro orto.
Quando piantate, distendete - tra le file - una buona quantità di pacciame in modo da rendere l’orto più pulito possibile, senza erbe infestanti, e quindi anche più facile da mantenere e curare.
In alternativa, potete prevedere la coltivazione delle vostre piante all’interno di grandi contenitori in legno o letti rialzati, ideali per chi ha un giardino piccolo, un cortile o un terrazzo, in modo da poter ottenere grandi risultati in spazi anche contenuti.
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Cosa è opportuno piantare? E come scegliere le piante ideali da inserire nell’orto?
Decidere cosa piantare in un orto è molto più facile di quanto si possa pensare. Se pianificate con cura il tutto, potrete godervi un bellissimo spazio verde, ricco di vegetali, senza dovergli dedicare ore e ore di lavoro.
Se iniziate a coltivare per la prima volta, è consigliabile cominciare in piccolo per poi ingrandirsi strada facendo e solo dopo aver imparato e acquisito le nozioni fondamentali. Il rischio, infatti, è di piantare molte più piante rispetto a quelle realmente necessarie per il fabbisogno familiare, un aspetto che rende il vostro orto difficile da gestire, sia dal punto di vista delle cure da dedicare, sia per quanto riguarda le quantità del raccolto.
Le piante che generalmente offrono frutti abbondanti sono i pomodori, i peperoni e le zucchine, perché continuano a produrre durante tutta l’estate; al contrario, verdure come carote, ravanelli e mais producono solo una volta e – in tal caso – è probabilmente necessario prevedere un numero superiore di piante. Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, creare un orto e prendersene cura non è poi così difficile, tuttavia se decidete di iniziare oggi è opportuno andare per gradi, iniziando con piante più semplici da gestire, per poi cimentarsi in quelle più complesse, che richiedono più cure e tempo. Tra le piante più idonee per i principianti raccomandiamo la rucola e il soncino (valeriana), ma anche ravanelli e carote, che - come abbiamo visto - sono piante che producono una volta sola, tuttavia sono perfette per iniziare a sperimentare con il mondo dell’orto.
La rucola, ad esempio, dovrebbe essere piantata da metà marzo in poi (superato il periodo delle gelate e del grande freddo invernale): dopo aver pulito e lavorato accuratamente il terreno, seminate la rucola all’interno di buche, profonde circa mezzo centimetro, e distanziate – le une dalle altre – circa 10-12 centimetri. Annaffiate regolarmente tutti i giorni, a fine giornata o la mattina presto, e nell’arco di 7-10 giorni vedrete spuntare le prime piantine.
Prima di raccoglierla, dovrete attendere circa 30-35 giorni e – al momento di tagliarla – ricordatevi di non tagliare tutto, ma di lasciare qualche centimetro dal suolo, in modo da consentirle di ricrescere.
Se, invece, avete deciso di coltivare la valeriana, potete seminarla dalla metà di agosto ai primi di novembre, seguendo lo stesso schema indicato sopra per la rucola: create dei solchi profondi mezzo centimetro, distanziati gli uni dagli altri circa 10 centimetri e poi seminate, avendo cura di irrigare correttamente, in modo che il terreno sia sempre umido.
Dopo qualche giorno, vedrete spuntare le piantine, che potrete raccogliere dopo circa 15 giorni. Ricordatevi sempre di tenere pulito il terreno, togliendo le erbe infestanti.
E veniamo ora alle carote, molto facili da coltivare, salutari - perché ricche di vitamine - e sempre preziose e utili in cucina per tante preparazione diverse. Anche le carote, come la rucola e la valeriana, sono molto semplici da coltivare e resistono a temperature molto diverse, per questo crescono molto bene ovunque. Nei luoghi in cui le temperature sono più basse (nord d’Italia) si seminano orientativamente (molto dipende anche dal microclima della zona) tra il mese di marzo e quello di giugno, mentre al centro e al sud d’Italia si seminano tra febbraio e maggio.
Il terreno va pulito e lavorato creando dei solchi profondi circa 25 centimetri e togliendo tutto quello che può disturbare la crescita e lo sviluppo delle radici, come sassi, radici di altre piantine, bastoncini di legno, ecc. Una volta preparato il suolo, dovete procedere con la semina: inserite i semi nei solchi che avete preparato, lasciando uno spazio di 25 centimetri tra uno e l’altro.
Curate con particolare attenzione la pulizia del terreno e potrete raccogliere le vostre carote dopo circa 4 mesi dalla semina.
Indipendentemente dal tipo di piante che decidete di coltivare, ricordate sempre che curare e mantenere pulito e in salute il vostro piccolo orto significa anche ottenere una maggiore produzione; in sintesi: uno spazio ben tenuto di 5 X 5 metri è in grado di produrre più di un’area di coltivazione da 25x50 metri, quindi notevolmente più grande, ma piena di erbe infestanti o piante malate.
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Nel sistemare le vostre piante nel terreno, ricordatevi sempre di lasciare almeno 40-45 centimetri tra una fila di piante e l’altra per consentire il passaggio, che vi servirà per poter lavorare al meglio e prendervi cura del vostro orto senza danneggiare le piantine. Nel pianificare la disposizione e lo spazio da gestire, accertatevi che le piante più alte siano disposte sul lato nord del vostro orto, o della vostra area di coltivazione. Quindi via libera a piante come pomodori, piselli, cetrioli e fagioli, che – nel tempo - si svilupperanno in altezza e avranno anche bisogno di supporti verticali.
L’acqua in grandi quantità
La maggior parte delle verdure necessita di grandi quantità di acqua, soprattutto nel periodo estivo. Per questo, è fondamentale prevedere per le piante un’irrigazione abbondante, possibilmente in serata, aumentando le dosi di acqua nelle giornate più calde. In linea generale, ricordate che più il vostro orto si trova vicino a una fonte d'acqua, più sarà facile innaffiarlo e gestirlo. Questo aspetto è ancora più importante quando si piantano e si coltivano pomodori, peperoni o qualsiasi altra verdura tipica della stagione calda, che richiede un quantitativo di acqua generoso per poter crescere in salute e dare buoni frutti.
Costruire un orto rialzato da terra con le cassette di legno
Costruire un orto rialzato da terra con le cassette di legno o con i pallet – anche chiamati box garden - consente di risolvere alcune criticità relative non solo allo spazio, ma anche al terreno.
L’orto rialzato può essere creato prendendo gli assi di legno delle cassette di frutta e verdure mantenute in buono stato o da pallet ben conservati. L’importante è creare delle scatole che abbiano un’altezza di 40 centimetri circa. In alternativa, possono essere acquistati già pronti presso un negozio specializzato in articoli da ferramenta e fai da te.
Una volta trovata la giusta collocazione - accertandosi della corretta esposizione sulla base delle indicazioni fornite sopra - è possibile procedere con l’allestimento e la preparazione del vostro orto in scatola: sul fondo delle cassette, sistemate dei teli di nylon in modo da isolarlo meglio dal pavimento del vostro cortile (terrazzo o balcone), quindi mettete uno strato consistente di argilla espansa, poi coprite con il terriccio fertilizzato, eventualmente aggiungendo del compost per renderlo più fertile.
Tra le piccole accortezze da adottare, ricordate di non pressare il terreno e di levigarlo delicatamente con un rastrello per uniformarne la superficie, quindi irrigate completamente e lasciatelo a riposo per qualche giorno prima di iniziare a piantare.
Ma quali piante è opportuno scegliere di piantare all’interno di un orto in cassetta?
Naturalmente – considerato lo spazio ridotto – è fondamentale selezionare piante che crescano poco in larghezza e più in altezza. Un buon metodo di scelta è quello di procurarsi un catalogo di semi, in modo da poterne vedere tutte le caratteristiche: sceglietene due o tre che sembrano particolarmente promettenti, in termini di produzione, e che – nella crescita – non vadano ad occupare troppo spazio.
Selezionate le piante, acquistatene i semi e seguite le istruzioni per sistemarli nel terreno, oppure comprate direttamente le piantine e provvedete a interrarle, avendo cura di lasciare almeno 25-30 centimetri le une dalle altre.
Creare un orto all'interno di vasi e vasconi
Il procedimento per coltivare un piccolo orto all’interno di vasi o vasconi è molto simile – per diversi aspetti – a quello illustrato sopra per la coltivazione in cassoni di legno. Foderate i contenitori con i teli neri di mylar, poi sul fondo sistemate uno strato di argilla espansa, per drenare bene l’acqua, quindi create un mix composto da torba, terriccio e vermiculite, perlite o sabbia – in parti uguali – e utilizzatelo per riempire i vasi utilizzati, avendo cura di lasciare liberi 2-3 centimetri dal bordo.
Fatto questo, irrigate abbondantemente il terreno, quindi lasciate riposare per qualche ora, in modo da creare le condizioni ideali per la semina. Piantate i semi secondo le indicazioni riportate sulla confezione e – poiché non tutti i semi germogliano – piantatene di più rispetto a quelli necessari. Dopo la semina, innaffiate delicatamente - ma in modo abbondante – per consentire al seme di scendere in profondità e stabilizzarsi nel terreno.
Terminato questo passaggio, dovete assicurare al vostro orto in vaso un’irrigazione regolare e accurata: per non fare errori, controllate regolarmente le vostre piante e il livello di umidità del terreno e – se vi accorgete che è troppo asciutto – aggiungete acqua.
Per garantire al terreno la giusta idratazione, è preferibile prevedere una sistema di irrigazione a goccia, in modo che possiate programmare le innaffiature e accertarvi di fornire alle piante la gusta quantità di acqua, a patto naturalmente che controlliate regolarmente lo stato del terreno. Dopo circa 30 giorni dalla semina, irrorate le vostre piante con un fertilizzante idrosolubile, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Naturalmente, uno dei compiti settimanali è controllare le erbacce e tenere lontani i parassiti, anche se le coltivazioni in vaso o in vasconi – proprio come quelle all’interno di orti rialzati – sono meno soggette a parassiti e malattie. In ogni caso, occorre controllarle e debellare eventuali criticità.
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Come realizzare un orto indoor con il sistema idroponico
Sebbene ci siano tecniche e metodi idroponici differenti, a seconda delle esigenze e delle preferenze specifiche, tutte quelle disponibili funzionano fondamentalmente allo stesso modo e presentano tutte gli stessi benefici. Naturalmente, per la creazione di un orto, si creano moduli differenti in base ad alcuni parametri, come l’ambiente che si ha a disposizione, il tipo di illuminazione che si vuole adottare, dal budget di spesa che si ha e dall’investimento di energie che si desidera fare. È anche possibile iniziare con un modulo, per un determinato spazio, e poi decidere di ampliarlo in un secondo momento.
Ma vediamo da vicino alcuni dei vantaggi dell’utilizzo di un sistema idroponico per la coltivazione di un orto. Innanzi tutto, le piante cresceranno più sane, i frutti avranno un gusto più gradevole e saranno più grandi rispetto a quanto farebbero se fossero coltivate a terra (i frutti saranno circa tre volte più grandi di quelli tradizionali). Inoltre, sia le foglie che i frutti avranno dei colori più vividi e intensi.
Altro vantaggio è relativo alle malattie e ai parassiti: una coltivazione idroponica – se ben tenuta e pulita – sarà meno soggetta ad aggressioni di vario tipo e resterà in salute. Tutto questo ovviamente, a patto che si costruisca e si monti correttamente il sistema idroponico destinato alla coltivazione del vostro orto indoor.
Tra i componenti fondamentali per la creazione di un orto indoor con il sistema idroponico – sia che venga acquistato un kit già pronto, sia che siate voi a realizzarlo comprando i singoli pezzi – c’è il substrato adatto, che deve essere a base di cocco e argilla espansa, un serbatoio per l’acqua e i nutrienti da sciogliere all’interno, una pompa d’acqua ad immersione, un ossigenatore, tubi per l’innaffiamento, timer per l’automatizzazione, luci a LED per garantire la giusta illuminazione, una struttura per il sistema di vasi e tubi per far circolare l’acqua dal serbatoio verso le piante e poi raccogliere quella in uscita per riportarla al fusto, un conduttivimetro e ph tester.
A questo punto, non vi resta che allestire lo spazio che avete scelto di dedicare alla creazione del vostro orto e mettervi subito all’opera!
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